Forlì, bimbi morti sotto il silos: in due davanti al giudice

Forlì
  • 19 luglio 2025

Omicidio colposo plurimo. È l’ipotesi di reato che la Procura (pm Laura Brunelli) porterà davanti al gip il prossimo 18 settembre per l’incidente del 7 aprile 2023 dove morirono tre giovanissimi: Fatima, Ousama e Marva Boulgoute, rispettivamente 18, 13 e 9 anni. Fratelli e sorelle che si muovevano in auto nel cortile dell’azienda agricola “Casagrande” di San Pietro in Guardiano, e dove morirono sul colpo schiacciati dal peso del maxi container di mangime crollatogli addosso.

Un incidente che scosse profondamente tutta la comunità. A partire da Meldola, città dove le tre vittime abitavano e avevano studiato fin da piccoli. Poi tutta la comunità musulmana che si strinse in un moto solidale attorno ai genitori delle vittime. Così come l’intero universo che ruota attorno a quella azienda agricola: sotto shock per una tragedia sconfinata.

Dopo aver commissionato perizie minuziose sui luoghi dell’incidente e sul silos carico di mangime franato addosso alla vettura dove sono rimasti uccisi bimbi ed adolescenti, la Procura ha chiesto che a rispondere di quelle morti siano in due.

Uno zio delle vittime, tra le quali la ragazza che col foglio rosa, nell’ipotesi di ricostruzione dell’accaduto, si stava “allenando” nel cortile dell’azienda a guidare l’auto.

Una Opel Zafira che con a bordo anche Ousama e Marva che ha impattato contro il container di mangime franato addosso fatalmente al veicolo ed ai suoi occupanti. Non lasciando scampo a nessuno dei tre.

Un parente delle vittime che par la Procura avrebbe dovuto vigilare sull’uso della vettura da parte della 18enne e sul fatto che i fratelli non avrebbero mai dovuto salire con lei a bordo.

Il secondo indagato è il legale rappresentante della “Casagrande” di San Pietro in Guardiano. Responsabile dell’azienda e quindi anche del silos crollato. Un maxi contenitore per il quale sono state eseguite nell’imminenza dell’accaduto numerose perizie. Per capire se fosse stato installato, fissato e controllato in maniera inappuntabile oppure se possano esserci delle responsabilità da parte del proprietario dell’azienda sul fatto che sia precipitato a terra togliendo la vita a 3 tra bimbi ed adolescenti.

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