Forlì, benedizione animali domestici per Sant’Antonio Abate

Ha radici millenarie la festa di Sant’Antonio Abate, in programma fra domenica scorsa e domani in tutto il mondo cristiano. L’eremita egiziano protettore degli animali domestici, verrà celebrato in quasi tutte le parrocchie della Diocesi di Forlì-Bertinoro. Nel capoluogo, l’epicentro dell’evento religioso è localizzato in corso Diaz, 105, nella chiesa di Ravaldino. Il programma prevede domani la distribuzione del pane benedetto durante le celebrazioni eucaristiche delle 8, 10.30 e 18.30 (presieduta dal vescovo Livio Corazza). «Quest’anno – comunica il parroco dell’Unità pastorale del Centro Storico, don Antonio Nicotra – riprendendo una tradizione legata ad Antonio, faremo un breve momento di preghiera con la benedizione degli animali. Chi desiderasse partecipare può venire alle 16.30 sul sagrato della chiesa. In caso di condizioni meteo avverse, l’evento sarà annullato. La chiesa sarà aperta dalle 7.45 alle 12 e dalle 15.30 alle 19.30». Il luogo di culto cristiano di corso Diaz è dedicato a Sant’Antonio Abate (da non confondere con Sant’Antonio da Padova) dal 1798, l’anno in cui divenne sede parrocchiale, dopo la chiusura, disposta dalle truppe napoleoniche, della chiesa di Sant’Antonio Vecchio, oggi Sacrario dei caduti di tutte le guerre. Il secolare edificio fu così adibito a magazzino, sala da ballo, caserma militare e bottega, fino a recuperare la sacralità originaria negli ultimi decenni del XX secolo. La devozione a Sant’Antonio Abate, patrono degli animali e delle campagne, ha lasciato segni indelebili nella tradizione forlivese. Il santino con la sua effige era affisso sulle porte di accesso alle stalle, che erano benedette proprio in occasione della festività.