Forlì, Auditorium Conad-Città di Forlì quasi pronto

Forlì

Nella serata di martedì, al termine di un consiglio comunale fiume, si è arrivati all’interrogazione sull’appalto dei lavori di restauro dell’Ex Gil per la creazione del nuovo auditorium Conad- Città di Forlì. Una interrogazione presentata dal Pd attraverso il consigliere Graziano Rinaldini: “L’opera - ha riepilogato dopo una lunga ricostruzione che ha tentato di ripercorrere l’iter che ne sta scandendo la nascita - ha visto tre sospensioni, quattro proroghe di fine lavori, 5 varianti con proroghe e l’aumento dei costi di realizzazione passati da 4.500.000 euro a 5.408.498 euro. Chiediamo al sindaco come mai sono state concesse tutte queste proroghe quando l’articolo 120 comma 11 del 2023 dice che la proroga va usata in casi eccezionali. Si sono concessi 274 giorni di proroghe che non possono essere considerati di natura eccezionale”. “Prima di tutto bisogna contestualizzare il periodo in cui son partiti i lavori - ha risposto l’assessore Vittorio Cicognani -, perché sono iniziati in pieno Covid, in pieno aumento dei costi, in piena distruzione del bilancio statale con il 110% e il reddito di cittadinanza che ha comportato un aumento dei costi in maniera esponenziale. Dal mio punto di vista avere avuto un aumento di costi di previsione da 4 milioni e mezzo, a 5 milioni e 400 non è neanche uno scandalo valutando dove sia partiti e dove arrivati. È doveroso, contrariamente a quanto asserito nell’interrogazione, concedere la proroga in ossequio al dovere di buona fede nell’esecuzione del contratto. Le decisioni del servizio competente in ordine alla proroga del termine contrattuale per l’esecuzione del nuovo auditorium sono pienamente conformi alle previsioni normative vigenti. In merito alle varianti approvate, occorre rilevare che queste si sono rese necessarie in quanto la lavorazione su fabbricato esistente ha fatto emergere criticità che non erano prevedibili”. Durante l’assise, sono state mostrate le foto relative allo stato dei lavori. “Le lavorazioni alla sala della musica, al foyer e al bar sono praticamente concluse - afferma Cicognani -. Ciò che non si vede e che è già stato eseguito è altrettanto importante e strategico. Mi riferisco, ad esempio, a tutta la componente impiantistica, elettrica e meccanica, al rifacimento dello scalone monumentale e alla realizzazione, nel piazzale antistante la futura Casa della Musica, di una vasca interrata con muri di sostegno in cemento armato per il contenimento delle macchine di raffreddamento e riscaldamento del palco e della platea. Una vera chicca di ingegneria termoidraulica”.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui