Forlì approva il piano urbanistico: “Pronti per la città del 2050”

“È questa la Forlì del 2050”: così il Comune in una nota per descrivere il quadro degli indirizzi strategici del Piano Urbanistico Generale (PUG), approvati con delibera di giunta nella seduta di mercoledì pomeriggio e illustrati dall’assessore con delega all’urbanistica, Luca Bartolini.
“L’idea che abbiamo della Forlì del futuro è molto chiara - spiega l’assessore Bartolini - vogliamo, sul rigido solco della L.R. n. 24/2017, una città che sappia crescere rigenerando se stessa, facendo leva sulla valorizzazione delle proprie eccellenze, l’accessibilità e la semplificazione dei processi produttivi, l’attrattività di nuove funzioni e competenze e un approccio risolutivo e pragmatico alle grandi sfide climatiche di questo secolo. Partendo da questa consapevolezza, stiamo costruendo un nuovo e moderno strumento di programmazione territoriale, capace di rispondere a mutevoli criticità e rilanciare nuovi modelli di sviluppo. Ecco che allora il Piano Urbanistico Generale 2050 del Comune di Forlì, oltre a delineare le scelte strategiche di assetto e sviluppo urbano, si pone alcuni importanti obiettivi: la competitività del sistema economico territoriale, il riuso e la rigenerazione urbana, il contenimento del consumo di suolo, il contrasto e la mitigazione ai cambiamenti climatici, la riduzione dei rischi, un’elevata qualità ambientale degli insediamenti, la tutela e valorizzazione del sistema insediativo e paesaggistico, la sostenibilità delle trasformazioni e la rifunzionalizzazione del centro storico, divenuto sofferente a causa dell’attuazione della programmazione di grandi strutture di vendita deliberate prima della giunta Zattini e delle vendite on-line. Attorno a queste sfide vogliamo costruire un territorio sempre più attrattivo, interconnesso con il sistema Paese, caratterizzato da infrastrutture moderne, sostenibili e all’avanguardia, da servizi capillari ed efficienti per ogni tipo di esigenza, vocato a interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente e rigenerazione urbana per ridurre la pressione edificatoria”.
Il percorso
“Per fare tutto questo - continua Bartolini - e giungere all’approvazione degli indirizzi strategici del PUG, abbiamo promosso e realizzato in questi anni un lungo percorso di interlocuzione e coinvolgimento con vari portatori di interessi diffusi e strategici, tra cui le commissioni consiliari riunite congiuntamente. Si è trattato inizialmente di incontri informativi rivolti ai referenti di tutti i quartieri cittadini, ai quali è stato chiesto un contributo fattivo per l’individuazione di criticità e fabbisogni locali e successivamente di un processo partecipativo denominato “La Nostra Forlì”, dedicato ad altri stakeholder appartenenti al mondo economico e del terzo settore, alle varie forme dell’associazionismo locale e realtà culturali, che sono stati chiamati a esprimersi su temi specifici e hanno fornito ulteriori elementi utili per delineare possibili scenari di sviluppo urbano e territoriale. Ma non ci fermeremo qui; nei prossimi mesi ci confronteremo con gli ordini professionali, le associazioni di categoria e i corpi intermedi, per giungere all’adozione di un provvedimento strategico che sia il più possibile espressione di un’intera comunità.”
“Insomma - conclude Bartolini - la Forlì del 2025 è una città che si apre al mondo e ai suoi repentini cambiamenti, pronta a crescere e investire nelle nuove generazioni, avendo a cuore e ben in mente la strategicità e il valore di tre grandi sfide: sviluppo economico e semplificazione; transizione ecologica e sostenibilità; rigenerazione urbana e tutela del territorio.”
--