Occhi aperti, collaborazione e condivisione. Sono le regole di “buon vicinato” che sono alla base del Gruppo Sos indipendente per la Romagna, del quale fanno parte anche diversi volontari di Forlì. La chat per proteggersi e segnalare furti e truffe è nata dodici anni fa a Ravenna, poi è sbarcata anche a Forlì e ora ha una rete di “cittadini sentinella” in tutta la Romagna. Uno strumento pensato dai cittadini per i cittadini, gratuito, basato su segnalazioni via Whatsapp o sms.
«La prima chiamata va sempre fatta al 112 – spiega Roberto Cantarelli, fondatore del gruppo, forlivese ma residente a Ravenna –. Poi si invia la segnalazione al gruppo. L’idea è nata dodici anni fa a Ravenna tra me e il mio vicino di casa. Ci siamo detti: “perché quando andiamo in vacanza non ci guardiamo le case a vicenda?”. Man mano abbiamo allargato l’ipotesi a tutta la nostra via poi abbiamo cominciato a fare pubblicità e siamo arrivati a quasi 18mila iscritti. Dopo, da forlivese, mi sono detto “perché non farlo anche a Forlì?”. Ho trovato alcuni ragazzi che mi hanno scritto e da lì nel 2018 è iniziata la collaborazione con Forlì. Qui siamo attivi in tante zone: Bussecchio, Ca Ossi, in centro; abbiamo diviso la chat in diversi punti (Forlì 1, Forlì 2, Forlì 3) e copriamo anche tutto il forese. In più abbiamo fatto delle chat di collegamento tra le province di Forlì e Ravenna che stanno funzionando molto bene. Se succede qualcosa a Coccolia vengono fatte segnalazioni sia nel Forlivese che nel Ravennate. Ci siamo presentati a Forlì nel 2019 e abbiamo sviluppato in questo periodo di tempo una capacità di fare tante cose. Abbiamo scritto a tutte le questure d’Italia per avere le tabelle degli zingari, abbiamo fatto nuovi vademecum; siamo stati contattati da tv locali, tv nazionali e abbiamo avuto richieste da Modena, Bologna, Reggio Emilia per sapere come ci muoviamo. Cresciamo continuamente, abbiamo tre ragazzi che controllano i social per vedere se trovano bici e auto rubate segnalate dagli utenti del gruppo. Siamo tutti volontari, nelle nostre chat ci sono poliziotti, carabinieri e vari esponenti delle forze dell’ordine». Guardando ai numeri il Gruppo Sos indipendenti per la Romagna ha in essere 429 chat, 58.297 utenti whatsapp, 2.654 utenti sms, 18 dirigenti e 390 referenti. Ogni giorno arrivano nelle chat circa 50 notifiche. Ci sono anche chat specifiche che a Forlì sono: decoro e degrado, animali e smarrimenti, ospedale, sms anziani e sta nascendo quella per le scuole. Le zone coperte da chat Sos nel territorio forlivese comprendono anche Bertinoro, Forlimpopoli, Meldola e Castrocaro. Nel Cesenate figurano invece Pievesistina, Martorano, Ronta, Borello e Cesenatico.
Dalle segnalazioni che arrivano al gruppo whatsapp forlivese si evince chiaramente quali sono i reati più frequenti. Dal 2020 al 2024 sono aumentati del 16% i furti di auto, del 37,70% quelli nelle abitazioni. Gli scippi sono saliti del 12,25% e le rapine del 21,05%, mentre le violenze alle donne registrano un +10,49%. Rilevanti gli aumenti delle truffe: +60% quelle in presenza e +38,70% quello online. Da sottolineare poi l’incremento delle denunce che sono cresciute del 70%. «E’ importante denunciare sempre i reati – sottolinea Cantarelli –. Contiamo 422 tipologie di truffe diverse, dal semplice addetto di Alea a quello più complesso del finto carabiniere fino alla truffa dello specchietto. Siamo tutti volontari con un grande cuore, lo facciamo per noi, per i nostri figli, per i nostri nonni, per tutti. Non facciamo ronde e da noi non esiste la politica. E quando gli utenti ci ringraziano è la più grande soddisfazione».