Forlì. Allarme in un condominio di via Manzoni per degrado e atti vandalici. Il questore: «Stiamo svolgendo accertamenti sulla situazione»

Forlì

Incendi appiccati nelle scale come passatempo per divertirsi poi a spegnerli con l’estintore, materassi buttati nel parcheggio seminterrato, immondizia e preservativi nel giardino e il via vai di persone che non esitano a urinare nelle parti comuni del palazzo o a rendersi responsabili di atti vandalici. È questa la situazione che si trovano a vivere una ventina di persone che abitano negli alloggi popolari di via Manzoni 49, palazzine proprio dietro ai Portici. Immobili che sono stati inaugurati appena 15 anni fa in cui vi abitano anziani e famiglie con bambini e che si sentono impotenti rispetto al dilagare del degrado che, nel tempo, ha preso piede.

«Sembra quasi che chi vive nelle case popolari debba rassegnarsi a farlo in queste condizioni – affermano rammaricati alcuni condomini che da anni segnalano la situazione a forze dell’ordine ed istituzioni -. Il seminterrato che dovrebbe essere un parcheggio per le auto è una discarica per immondizia e rifiuti ingombranti come materassi e mobili rotti ma non mancano anche preservativi usati e gettati a terra. Da molto tempo ormai il portone e il cancello automatico che dà accesso al seminterrato del nostro condominio è rotto favorendo il continuo via vai di persone di dubbia morale che rompono e sporcano. Siamo stanchi e abbiamo paura a rientrare la sera quando fa buio e rischiamo di ritrovarci degli sconosciuti che bivaccano nelle scale o addirittura ci dormono. Non siamo più tranquilli di stare in quelle che avrebbero dovuto essere le nostre case e che si sono trasformate in quelli che sembrano quartieri del Bronx dove ognuno si sente in diritto di fare ciò che vuole senza il minimo rispetto per gli altri e per le regole. Anche di notte c ‘è chi tiene la musica a tutto volume senza rispetto per gli altri condomini e non è raro trovare persone drogate sul pianerottolo di casa». Quando cala la notte, aumenta il senso di insicurezza. L’orario in cui scatta una sorta di coprifuoco è quello che va dalle 20 a mezzanotte circa quando un gruppo di ragazzi, alcuni dei quali potrebbero essere minori, prendono possesso del palazzo e sono frequenti risse e atti sessuali nelle parti comuni della struttura. Negli anni, nonostante le segnalazioni fatte ad Acer, Comune e forze dell’ordine, la situazione è sempre più degenerata tanto che, il 19 dicembre scorso, è scatta anche una segnalazione formale all’attenzione del questore nella speranza che possa porre fine a questa situazione. «Stiamo svolgendo accertamenti sulla situazione – assicura il questore, Claudio Mastromattei – anche attraverso l’ufficio investigativo. Confermo dunque che c’è attenzione in merito, così come rispetto ad altre situazioni che ci sono state segnalate e che monitoriamo». In questo senso è massimo lo sforzo per trovare l’intesa con le altre forze dell’ordine. «Queste segnalazioni vengono portate all’ attenzione della riunione tecnica di coordinamento che settimanalmente facciamo in Prefettura – spiega Mastromattei -. Ne parliamo con il prefetto proprio affinché l’ attività sia coordinata con tutte le forze dell’ordine per cercare di fare lavoro di squadra».

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