Forlì. Al via i lavori di adeguamento sismico e messa in sicurezza del Duomo

Forlì

Insediato il cantiere per l’adeguamento sismico e messa in sicurezza del Duomo di Forlì. Il nuovo “look” esterno della chiesa madre diocesana, con l’intero fianco su piazza Ordelaffi transennato, rivela l’imminente avvio dei lavori, che si concretizzerà nei prossimi giorni con il montaggio dei ponteggi esterni. L’intervento complessivo, per una spesa nell’ordine di un milione di euro, finanziata per circa la metà con fondi del Pnrr legati alla sicurezza dei luoghi di culto e dei campanili, riguarda esclusivamente le parti di copertura esterne e di fatto non comporterà alcuna limitazione all’esercizio del culto da parte dei fedeli.

«Si tratta del primo stralcio dei lavori di restauro generale della Cattedrale - dichiara l’architetto Claudio Giannelli, responsabile per i Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi - che ha come finalità il miglioramento delle prestazioni dell’edificio rispetto al sisma e dovrà necessariamente concludersi con tutte le operazioni previste, collaudi compresi, entro giugno del prossimo anno». Successivamente il cantiere ritornerà all’interno della chiesa e interesserà i due colonnati, i soffitti e la volta della navata centrale, senza dimenticare alcune cappelle laterali, tra cui quella della Madonna del Fuoco. Il grande apparato seicentesco dedicato alla patrona, con particolare riferimento ai rivestimenti in marmo interni, risente visibilmente dell’incedere del tempo e non poteva più essere procrastinato.

Preludio al cantiere di restauro appena avviato è stata l’indagine di vulnerabilità sismica, coinvolgente i due grandi colonnati ai lati della navata centrale, svolta negli ultimi mesi del 2023. Come si ricorderà, su precisa richiesta della Soprintendenza furono operati alcuni saggi in profondità all’altezza delle cappelle di San Giuseppe, del Santissimo Sacramento e della stessa Madonna del Fuoco, ma anche all’esterno dell’edificio, nel lato prospiciente la piazza dominata dalla stele mariana, sormontata dalla statua in marmo di Clemente Molli. Durante gli scavi sono emersi numerosi elementi di interesse archeologico (sepolture e lacerti strutturali) pertinenti alle diverse fasi edilizie, a testimonianza della lunga frequentazione dell’area. Non sono invece state trovate le previste palafitte di sostegno dei colonnati, sebbene si sia scavato fino a cinque metri, mentre affiorarono numerosi scheletri, tutti acquisiti dalla Soprintendenza per un completamento d’indagine. Una volta colmate le tre cavità con terra e sabbia, è stato realizzato un massetto in cemento, atto a sostenere la pavimentazione soprastante, anch’essa ripristinata. L’intero cronoprogramma dei lavori avviati in questi giorni ha come obiettivo il consolidamento del Duomo e della Cappella della Madonna del Fuoco entro il 2028, l’anno del sesto centenario del Miracolo.

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