Forlì, addio al leader de "Le Croste", grande trascinatore

Forlì

La scomparsa di Olmo Rossi, geometra e leader della storica band punk romagnola “Le Croste” ha lasciato sgomenti parenti, amici e i compagni del gruppo con i quali aveva tenuto l’ultimo concerto nel 2018. Lo storico gruppo romagnolo ha mosso i primi passi nel 1993, cambiando negli anni qualche componente della band, ma non Olmo Rossi, da sempre frontman e trascinatore della band. I loro album più noti sono stati Adriana, Avviso alla cittadinanza, Primitive sound’e Distorsioni mentali. Poi la decisione di uscire di scena nel 2018 perché conciliare le rispettive vite familiari e il lavoro con la passione per la musica era sempre più difficile. Il concerto d’addio ai fans si è svolto a Meldola il 23 dicembre 2018. Sul palco della sala Medusa Olmo Rossi (Orco), Yuri Paolini (La spia russa del Kgb), Gianfranco Ruscelli (Gianfuzzy) e Matteo Rosetti (Teio). “Le croste” però sono rimaste in contatto e negli ultimi mesi stavano cercando di organizzare una serata, sempre a Meldola, per un revival musicale ovviamente in stile punk.

L’improvvisa scomparsa di Olmo Rossi, avvenuta domenica sera in un tragico incidente stradale, è arrivata come un’onda travolgente che ha spazzato via tutto. «Olmo era un grandissimo, aveva una forte passione per la musica, era la voce e il leader del nostro gruppo – afferma Iuri Paolini, chitarrista e attuale gestore del pub Kgb a Meldola – scriveva anche i testi delle canzoni, sia in italiano che in inglese. Eravamo un gruppo affiatato, suonavamo un po’ dappertutto, anche all’estero. Io sono entrato per gioco, poi la cosa è diventata seria, eravamo in sintonia e ci siamo divertiti molto. Olmo era un vero leader, era eccentrico, pieno di idee, noi eravamo i comprimari. Sapeva come attirare l’attenzione e la sua passione per la musica era infinita. Olmo era anche una persona buona e un professionista nel lavoro, faceva il geometra, mi ha aiutato molto quando ho aperto il pub a Meldola. Con i ragazzi della band oltre alla passione per la musica c’era anche l’amicizia, che è rimasta anche quando abbiamo smesso di suonare. Ci conoscevamo fin da ragazzi, quando frequentavamo il centro musicale del paese e all’inizio facevamo concerti soprattutto nei locali del territorio romagnolo e nei centri sociali. Poi siamo cresciuti e abbiamo cominciato a suonare un po’ ovunque». Olmo Rossi aveva anche una buona dote di umorismo, «ricordo che spesso ci cambiava le scalette mentre suonavamo, ci spiazzava sempre e si divertiva. Era un grande trascinatore».

Rossi aveva anche una passione per la sua Lambretta d’epoca, un pezzo del 1965. «Gli piaceva un sacco e si spostava sempre con quella, un mezzo d’altri tempi». E il destino lo ha colto di sorpresa proprio mentre era in sella alla sua amata Lambretta: domenica sera mentre stava rientrando a casa a Forlimpopoli è uscito improvvisamente di strada, a Magliano, finendo nel fosso e sbattendo contro un ponticello in maniera fatale. I sanitari del 118 non hanno potuto fare nulla per salvarlo. Rossi, 43 anni, lascia due figli, un maschio e una femmina, e il fratello Alan.

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