Forlì. A due anni dall’alluvione riaperta una parte della scuola Pio Squadrani FOTO

Forlì

A distanza di più di due anni dalla devastante alluvione che ha colpito anche il quartiere Romiti nel maggio 2023, il ritorno alla normalità per la comunità passa attraverso la riapertura della scuola Pio Squadrani. Lavori che, al momento, hanno interessato solamente una parte dell’edificio scolastico e che saranno completati entro settembre 2026. «L’intervento era già in programma ed è stato candidato nel 2021-2022 come progetto per ottenere i fondi del Pnrr ottenendo 1,4 milioni di euro - spiega il dirigente comunale, Gianluca Foca -. Con l’aumento dei prezzi, portando l’opera ad un costo di 3,3 milioni di euro, il Comune è riuscito a reperire un ulteriore contributo di 800 mila euro. In più, a seguito dell’alluvione del 2023 e alle bombe d’acqua che hanno colpito la città, alla scuola sono stati destinati altri 300 mila euro per i danni subiti. Il cantiere, pensato in due stralci, ha subito dei rallentamenti ma ora l’obiettivo è quello di consegnare l’opera finita entro settembre 2026». Intanto, tre classi sono tornate ad animare gli spazi della Pio Squadrani. «Oltre a questo intervento, l’anno scorso è stato completato un altro grande lavoro alla scuola Tempesta, quindi sia il quartiere Romiti che la Cava sono stati interessati strategicamente da due cantieri importanti su altrettanti edifici scolastici - dice l’assessora alle Politiche educative, Paola Casara -. In sei anni, quindi, abbiamo dovuto gestire due grandi interventi con tutta un’organizzazione che ha coinvolto la scuola, le famiglie e gli studenti per compensare un disagio e gli spostamenti in altre sedi provvisorie con due apposite navette. Un ringraziamento doveroso anche al comitato di quartiere Romiti che ci ha dato una mano nell’organizzazione, ma che soprattutto ha creduto nell’importanza dell’intervento nella scuola». Insomma, è stata necessaria una riorganizzazione logistica complessa tanto che ancora oggi 5 classi sono ospitate nella succursale allestita al Seminario di via Lunga. «C’è stato un connubio di risorse economiche e umane che hanno consentito di garantire tutti i servizi, dal pre al post scuola, dalla mensa al trasporto - sottolinea la dirigente scolastica, Daniela Bandini -. Non solo, non appena ci è stato consegnato questo blocco dopo l’alluvione del maggio 2023, siamo riusciti ad allestire nuovamente anche i laboratori sommersi dall’acqua con i fondi ministeriali. Questi sono stati anni difficili, ma con lo sforzo di tutti stiamo tornando alla normalità. Tutto questo è stato fatto per i bambini, i quali hanno dimostrato un grande spirito di adattamento».

«Venendo qui inevitabilmente si ritorna al maggio 2023, quando in due giorni è stato organizzato un punto di riferimento per i bambini del quartiere che in quel momento lì avevano diverse necessità - fa eco il sindaco Gian Luca Zattini -. Questo è un bellissimo esempio di come si possono risolvere i problemi mettendosi insieme. Al di là dell’alluvione, in questa scuola dovevano essere risolte criticità annose e che ci siamo imposti di risolvere una volta per tutte».

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