Elezioni Forlì, tifo da stadio al confronto a tre sul futuro della città. Tra i temi, Ravegnana, aeroporto e sicurezza

Il faccia a faccia tra Gian Luca Zattini e Graziano Rinaldini si trasforma in un confronto a tre con Vito Botticella, candidato del Pci, prima escluso poi “riammesso” all’incontro elettorale organizzato da Cna. Una serata animata principalmente dalle tifoserie dei due schieramenti (centrodestra e centrosinistra) con urla di sostegno da parte dei sostenitori del sindaco «Bravo!» e «Zattini vergognati» dalla controparte. I candidati si sono confrontati sulle tematiche proposte dall’associazione: politiche sovracomunali, che comprendono anche le relazioni con il resto del territorio sulle infrastrutture (tra cui la Ravegnana e l’aeroporto), fiscalità locale, sostegno alle imprese e al lavoro, abusivismo e sicurezza.

«Non ci aspettavamo una partecipazione così numerosa, segno che il confronto su questa città è in grado di interessare» afferma il presidente di Cna Forlì città, Davide Bellini presentando i candidati.

Primo tema sul quale confrontarsi le politiche sovracomunali.

Vito Botticcella: «Mi chiedo perché in decenni questa operazione di coordinazione non sia mai stata messa in atto e individuare cosa non ha funzionato. Con queste premesse bisogna operare e non tenere conto delle proprie esigenze».

Graziano Rinaldini: «Uno studio ci prospetta che le città diventeranno importanti per l’innovazione, se questo è il panorama il rischio è che le aree interne diventeranno un dormitorio. Bisogna ragionare in maniera diversa ed è la Romagna il campo competitivo. Zattini è uscito dall’Unione e questa autosufficienza si è vista anche durante l’alluvione. Ripensare, quindi, l’Unione diversa da quella a 14 magari a due o tre, mentre per l’aeroporto occorre sviluppare la manutenzione ad alta tecnologia».

Gian Luca Zattini: «Grazie a Rinaldini per lo spot dedicato al Comune perché ha esposto quello che stiamo facendo e che faremo. Siamo usciti dall’Unione perché non funziona, è diventato un surplus burocratico. Bisogna prendere atto del fallimento. Romagna Next e le politiche universitarie sono legate al futuro di Forlì».

Segue la fiscalità, con la proposta di Cna di ridurre l’aliquota Imu.

Rinaldini: «Occorre regolamentare in tutte le città della Romagna la fiscalità. Per i rifiuti si può incentivare il dialogo con le imprese e prevedere incentivi per l’economia circolare. Alea non è gestita bene, bisogna ragionare su un’organizzazione più puntuale. Potevamo produrre biometano qui, ma i due progetti non sono stati scelti perché fatti male. Alea ha assunto un ingegnere nucleare per impianti che ancora non ci sono».

Botticella: «La pressione fiscale è un problema in questo Paese, gli artigiani sono penalizzati: è ovvio. I problemi si riflettono sui salari che non sono adeguati e sulla sicurezza sui luoghi di lavoro perché hanno un costo ma non possiamo dare la colpa solo agli imprenditori. Per avere una società più equa, dobbiamo intervenire su questi aspetti».

Zattini: «Nessuna tariffa è aumentata per i cittadini, riducendo l’addizionale Irpef. Sull’Imu il 70% va allo Stato, il Comune può intervenire poco. Alea è stata una grande scommessa, abbiamo abbattuto le bollette e ci ha fatto ridurre l’impatto sull’ambiente. Per le imprese, certo, si può fare di più».

Semplificare si può? Chiede Cna.

Zattini: «Abbiamo fatto tanto in questo senso, ribaltando il concetto secondo cui un imprenditore è un problema mentre invece è una risorsa e può portare ricchezza sul territorio. Archivio digitalizzato all’interno della Ripa, un investimento di 30/40 milioni di euro al quale sta già lavorando il Politecnico di Milano. Solo la digitalizzazione potrà allineare il Comune con le prospettive futuro».

Rinaldini: «In 10 anni la digitalizzazione ha trasformato le città e anche il modo di amministrare e di erogare servizi, Forlì è 67esima mentre Cesena settima. L’amministrazione ha una responsabilità per quanto riguarda l’archivio, ricordo che è stato alluvionato. Il 98% degli artigiani ha il problema della burocrazia, bisogna fare ricorso all’autocertificazione dove possibile.

Botticella: «Digitalizzare, siamo tutti d’accordo. Semplificare non significa ridurre i servizi. Un’idea è risolvere le difficoltà dell’imprenditore nel capire cosa, quali documenti e dove consegnarli. Quindi si potrebbe realizzare un ufficio a livello comunale che sia uno sportello mirato per le sue esigenze».

Pug, pannelli fotovoltaici, comunità energetiche e appalti.

Rinaldini: «Mi convincono poco le nuove norme sugli appalti del governo Meloni. Privilegiare le aziende certificate e guardare alla qualità degli appalti. C’è necessità di fare di Forlì di un hub fotovoltaico tramite comunità energetiche. Il Pug non deve avere tempi biblici, il Comune aveva il tempo per farlo. Basta supermercati».

Zattini: «Mi piace l’assist di Rinaldini. Nel 2017 il Pd ha previsto 97 aree commerciali e l’allora sindaco Drei sostenne che creavano sviluppo e lavoro. Sul codice degli appalti, ha portato miglioramento».

Botticella: «Stiamo andando a perdere la spina dorsale, gli artigiani sono sempre meno. Appalti, come mai un’azienda non locale costa meno di una del territorio? È questa la domanda che ci dobbiamo fare».

Argomento centro storico.

Botticella: «Il centro storico ha una certa rilevanza. Ora, non è più praticabile. I tempi sono cambiati, ci sono i centri commerciali ed è un dato di fatto. È necessario abbandonare la ricerca di qualcosa che non si può raggiungere, per cui riuscire a trovare sinergie e portare progetti che facciano di Forlì una città appetibile dal punto di vista turistico».

Zattini: «Al centro del prossimo mandato ci sarà il Pug che ci pone il tema della rigenerazione urbana. Abbiamo acquistato l’ex Eridania per trasformarla in un polmone verde, ad esempio. Non sono completamente soddisfatto di quanto fatto, anche se molto è stato messo in atto sotto il profilo della riqualificazione. Tutti interventi propedeutici a rilanciare il centro storico in futuro».

Rinaldini: «Se si voleva si poteva cambiare. Sul centro storico perché no, un concorso di idee per il recupero degli edifici, bisogna rivitalizzare il tessuto abitativo e ambientale, riprogettare le attività artigianali. Ripensare le aree produttive e dare spazio alle esigenze delle imprese che hanno bisogno di più spazi».

E a chiudere i commenti finali. Zattini: «Se noi abbiamo fatto male in 5 anni, loro in 50 anni hanno fatto peggio» ha detto riferendosi al Pd mentre Rinaldini ha sottolineato: «Abbiamo una città splendida che deve essere rigenerata, rimessa in moto dal punto di vista culturale». Tutti e tre i candidati hanno sottoscritto le proposte di Cna.

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