Dovadola, festa per sant’Antonio e il santuario

Montepaolo è in festa per la solennità di Sant’Antonio. Il programma delle celebrazioni all’interno della chiesa, eretta ai primi del ‘900 sulle colline dovadolesi, nel luogo in cui, secondo tradizione, l’umile frate portoghese dimorò alcuni mesi fra il 1221 e il 1222, si apre già mercoledì sera con la recita dei primi vespri solenni. Alle 8 di giovedì, apice della festività, è previsto un pellegrinaggio a piedi con partenza dal sagrato della chiesa di Castrocaro Terme, organizzato dall’Unità Pastorale. Alle 11 sarà celebrata la messa all’interno del santuario, con possibilità di confessioni. In serata, alle 19.30, il gruppo giovanile Anthony Rangers proporrà una riflessione dedicata alla figura di Sant’Antonio, seguita alle 20 dalla celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Forlì-Bertinoro, Livio Corazza, nel piazzale antistante la chiesa. La liturgia sarà arricchita dalla tradizionale benedizione dei pani e dei gigli, simboli antoniani e da un momento di ringraziamento per tutti coloro che hanno contribuito al restauro del santuario, riaperto al termine dei lavori di consolidamento avviati l’indomani della scossa di terremoto del 18 settembre 2023. Sabato altri pellegrini partiranno a piedi, con ritrovo alle 7.45 dalla chiesa di Terra del Sole e alle 8 nuovamente da Castrocaro. Domenica prossima, alle 10, è prevista una visita guidata del santuario restaurato, seguita alle 11 da una celebrazione eucaristica. Dopo la partenza nel 2016 della comunità dei frati Minori, la custodia del centro di culto antoniano è stata assunta nel 2019 dalle Clarisse Urbaniste, provenienti dal convento faentino di Santa Chiara. Fernando Martins de Bulhões nasce nel 1195 a Lisbona da famiglia benestante e aristocratica. Nel 1210 entra a far parte dei Canonici regolari della Santa Croce, per poi aderire nel 1220 all’ordine francescano col nome di Antonio. Nel 1221, diretto in Africa “per convertire i Mori”, viene trascinato in Sicilia da un fortunale, che di fatto gli salva la vita e lo porta a partecipare al Capitolo Generale di Assisi, dove conosce di persona il fondatore della regola, San Francesco. Terminato il capitolo, Antonio è inviato dallo stesso Poverello d’Assisi a Forlì. Da qui, frate Graziano, superiore dei francescani in Romagna, lo manda in servizio a Montepaolo. Nel settembre 1222 scende a Forlì con la sua comunità per assistere ad un’ordinazione sacerdotale. Venuto a mancare il predicatore ufficiale, gli viene chiesto di sostituirlo.