Bertinoro. Oggi si celebrano i 44 anni della Casa di Carità

Forlì

Ricorrono i 44 anni della Casa della Carità di Bertinoro. Quest’anno, l’anniversario della nascita della grande macchina solidale di via Frangipane, sorta nel 1981 per iniziativa della comunità parrocchiale della Concattedrale guidata da don Luigi Pazzi, porta con sé numerosi eventi. Il primo, occorso il 12 ottobre scorso, è stato lo scoprimento di un murale a don Luigi nel decennale della scomparsa, dipinto sulla facciata della stessa Casa della Carità.

L’anniversario di apertura della struttura viene celebrato oggi alle 11, con una messa in Concattedrale presieduta da don Riccardo Mioni, della congregazione dei Fratelli della Carità. L’altra novità da segnalare nel quadro della nascita della Casa, è l’avvicendamento delle religiose incaricate della sua cura. Il 4 novembre scorso hanno lasciato definitivamente Bertinoro le ultime due Carmelitane Minori della Carità, presenti sul Colle fin dal giorno di apertura: suor Paola Morini, arrivata nel 2016 e suor Grazia Lodi, giunta nel 1981 e ritornata ultimamente dopo altre missioni.

Il loro posto è stato preso da suor Louise Ravoahangy, suor Milanto Rasoamanarivo, suor Viviane Ramamisoa e suor Carolline Rasoarisambatra: si tratta di quattro Piccole Sorelle di Maria Magnificat, tutte provenienti dal Madagascar. Nato nel 1986 nella diocesi malgascia di Tsiroanomandidy, questo nuovo ordine conta 32 suore, dislocate in diversi villaggi del paese con funzioni educative, di evangelizzazione e di promozione della donna e della famiglia.

La Casa della Carità bertinorese sorge ufficialmente in via Oberdan il 15 novembre 1981, con l’arrivo delle prime due Carmelitane minori della Carità. Per creare vera condivisione fra sani e ammalati, viene adottata la formula della “Congregazione mariana Case della Carità”, avviata nel 1941 a Fontanaluccia di Reggio Emilia da don Mario Prandi e presente in Italia, Madagascar, India, Brasile e Ruanda. In pratica, malati ed emarginati diventano parte attiva delle cosiddette “tre mense”, ossia “parola, eucaristia e servizio”.

La Casa della Carità è “una famiglia in mezzo ad altre famiglie”. Con i suoi 11 ospiti fissi, tutti anziani non autosufficienti, può ancora contare su circa 50 volontari, che consentono alla struttura di continuare a svolgere un servizio fondamentale per i bertinoresi impossibilitati ad accudire a domicilio i propri cari.

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