Slittano a data da destinarsi le elezioni dei componenti dei consigli di zona di Bertinoro, già programmate per domani. In concreto, non è stato raggiunto il numero minimo di candidature, ovvero 5 consiglieri che i cittadini residenti avrebbero dovuto eleggere come propri rappresentanti, cioè figure di riferimento per rafforzare il legame tra comunità e istituzioni, di Collinello-Bracciano-Polenta; Bertinoro-Ospedaletto; Fratta; Capocolle-Panighina-Dorgagnano e Santa Maria Nuova - Santa Croce-San Pietro in Guardiano.
A spiegare l’accaduto è lo stesso sindaco, Filippo Scogli: «Purtroppo non si è raggiunto, in tre consigli di zona su cinque, il numero minimo di 5 consiglieri. Per questo nel corso del consiglio comunale ho proposto, visto che il regolamento lo prevede, di riaprire i termini per presentare le candidature e predisporre una nuova data per le elezioni, che verosimilmente potranno essere indette tra la fine del 2025 e l’inizio del 2026».
Dura la critica dell’opposizione. «Il mancato raggiungimento di un numero minimo di candidati per i consigli di zona è il segno di un fallimento evidente, non dei cittadini, ma di chi avrebbe dovuto renderli partecipi – sottolinea il consigliere comunale Massimo Medri –. Quando un istituto nato per favorire il dialogo e la partecipazione non riesce nemmeno a trovare cinque persone disposte a candidarsi, il problema non è la democrazia, ma la sua gestione». Ma non è tutto.
«Il regolamento parla chiaro – prosegue Medri –. I consigli di zona devono riunire i residenti almeno due volte l’anno e l’Amministrazione deve rispondere entro 60 giorni alle segnalazioni. In realtà, questi organismi spesso e volentieri non sono stati ascoltati, le risposte non sono arrivate e l’interesse si è spento. La decisione di rimandare le elezioni è la fotografia di una comunità disillusa».
Il sindaco, però, conferma: «Alcune candidature sono arrivate proprio di recente, mentre restano valide quelle già pervenute. Ora è necessario il tempo tecnico per la valutazione delle stesse e poi saranno indette nuove elezioni». Non è soddisfatta l’opposizione che chiede «di sapere quali azioni concrete siano messe in campo per valorizzare realmente i consigli di zona e coinvolgere la popolazione. Perché, se devono restare scatole vuote, tanto vale abolirli. In caso contrario serve un cambio di rotta netto».