Aeroporti: l’Enac spinge sul trasferimento di passeggeri da Bologna a Forlì, ma il sindaco di Rimini non ci sta

«Sconcertante e incomprensibile questa uscita da parte di un ente che dovrebbe essere super partes e non dovrebbe certo occuparsi di strategie aeroportuali». Nel mirino del sindaco Jamil Sadegholvaad finiscono le parole del presidente di Enac, Pierluigi Di Palma, che appena 48 ore fa ha rilasciato una intervista ai microfoni della Rai: «Spingiamo da tempo con il nostro Piano nazionale degli aeroporti per una integrazione tra gli scali di Bologna e Forlì», ha detto il numero uno dell’Ente nazionale per l’aviazione civile, che poi ha aggiunto: «È da tempo che noi diciamo ai proprietari di Bologna di acquisire una partecipazione del 30% di Forlì, in qualche modo gratuitamente, determinando anche la valorizzazione del restante 70%».
Questo, ha concluso, «consentirebbe di trasferire del traffico da Bologna a Forlì, garantendo un equilibrio economico ed evitando che Bologna come l’anno scorso abbia problemi di saturazione».
Il contrattacco
Insomma, nello scacchiere degli scali regionale, Di Palma ha deciso di concedersi una mossa azzardata per arrivare a indirizzare le politiche dell’aeroporto Marconi, “dirottando” il traffico aereo verso Forlì. Ecco perché il primo cittadino riminese è partito con la contraerea: «E’ davvero sorprendente che Enac parteggi in modo così sfacciato per Forlì e faccia da suggeritore di aggregazioni tra aeroporti, tutto questo mi lascia pensare che sotto a queste prese di posizione ci siano delle filiere e simpatie politiche che non dovrebbero assolutamente esserci, questo è sconcertante e mi viene da dire che così non c’è speranza».
Niente guerra dei cieli
D’altronde lo stesso presidente della Regione, Michele De Pascale, ha «detto in modo chiaro «che serve, anche se parliamo di realtà private in parte o in toto, un sistema aeroportuale che non si sovrapponga». Niente guerra dei cieli, insomma. Anche perché il tema della saturazione di Bologna «è reale ed evidente», come conferma lo stesso Sadegholvaad, che proprio per questo motivo precisa: «Dico che è un bene, perché la crescita del Marconi porta tanti benefici per tutto il territorio, Bologna rappresenta il capoluogo di regione e proprio da lì si vola verso il mondo con rotte internazionali e proprio lì atterrano da tutto il mondo».
In generale, continua quindi il sindaco di Rimini, «è assodato che stiamo assistendo a una crescita globale di numero di passeggeri e voli. Per questo aggiungo che c’è da lavorare con la Regione Emilia Romagna per non fare scappare passeggeri: Rimini ma anche Forlì e Parma devono farsi trovare pronte per fare atterrare queste persone non da altre parti».
Il traguardo da tagliare
La strategia comune, quindi, di cui si parla in verità da tanti anni, senza però trovare una soluzione. «E’ vero, è ormai da tempo che si parla di sinergia e piano per tutti gli aeroporti ma devo anche dire che De Pascale, da pochi mesi governatore, sta lavorando nella direzione giusta per passare dalle parole ai fatti e sono fiducioso anche perché l’assessora regionale Roberta Frisoni (ex esponente della giunta Sadegholvaad, ndr) conosce molto bene il tema ed è palese una volontà di realizzare un sistema di sinergia regionale».