Sono tre gli indagati per lesioni aggravate dopo il gravissimo episodio della lite finita a coltellate all’esterno dell’istituto superiore “Ruffilli” sabato mattina. Si tratta del 18enne rimasto ferito alla gamba e alla schiena, del 15enne armato di coltello e della fidanzata di quest’ultimo, anche lei 15enne. Questo è il risultato delle prime indagini condotte dalla Procura della Repubblica e coordinate dalla Squadra Mobile della Questura.
I tre ragazzi indagati, così come gli altri testimoni presenti al momento del fatto, sono già stati ascoltati o lo saranno prossimamente. Il quadro della situazione, anche grazie alle riprese delle telecamere presenti nella zona dello scontro (tra l’ingresso della scuola e i giardini del San Domenico), pare essersi definito con maggiore chiarezza.
Il 15enne, studente della scuola, sarebbe conosciuto per atteggiamenti da “bullo”. Anche quella mattina avrebbe avuto un atteggiamento altezzoso, provocando la reazione del 18enne. Ne è nata una discussione durante la quale il minorenne avrebbe estratto il coltello a serramanico, usandolo per ferire il “rivale” e poi gettandolo in un tombino. L’arma è stata in seguito recuperata dalla Polizia con l’ausilio dei Vigili del Fuoco. Nella colluttazione sarebbero intervenuti anche altri giovani, tra i quali la 15enne fidanzata dell’aggressore, a sua volta rimasta ferita.
Gli inquirenti escludono questioni legate a baby gang o sostanze stupefacenti: si tratterebbe “solo” di una lite nata quella mattina, poco prima dell’ingresso a scuola. Le indagini proseguono, sia con l’audizione di altre persone, sia con la visione delle telecamere, ma il fatto pare essere già abbastanza circostanziato. I tre finiti nel registro degli indagati sarebbero comunque tutti ricorsi alle cure dei sanitari. Nei loro confronti l’accusa è di lesioni aggravate.