A Predappio il 25 aprile è Festa della Repubblica, il 2 novembre è Ognissanti: che errori nel calendario del Comune

Il 25 aprile? È l’anniversario della Repubblica, non la festa della Liberazione. Invece la festività di Ognissanti cade il 2 novembre giornata solitamente dedicata alla commemorazione dei defunti. Così che il primo di novembre è segnato in nero come giorno feriale mentre il due risulta festivo. Sono i due (inspiegabili) errori che si trovano sfogliando il calendario del Comune di Predappio per l’anno appena iniziato. Il lunario che l’amministrazione comunale ha fatto stampare in 2.750 copie per distribuirlo, come ogni anno tramite i volontari, alle famiglie, alle imprese, alle attività commerciali ed alle associazioni del territorio comunale. Come sia stato possibile commettere sbagli così evidenti se lo sta chiedendo anche il sindaco Roberto Canali, allibito e infuriato allo stesso tempo, che dichiara: «Nessuno poteva attendersi errori così clamorosi di cui evidentemente la macchina comunale non ha nessuna colpa, pertanto, come prima misura penseremo se bloccare il pagamento alla ditta esecutrice che aveva ottenuto l’assegnazione tra le tre che erano state consultate». Il calendario, infatti, è giunto a palazzo Varano in confezioni singole racchiuse nel cellophane così che gli errori di stampa sono emersi soltanto successivamente quando qualche attento e forse pignolo osservatore, aperto il plico, si è premurato di verificare ogni singola data. Un’anomalia, per usare un eufemismo, che assolve completamente il Comune da ogni responsabilità con le spiegazioni agli incredibili strafalcioni che adesso dovrà fornire la ditta esecutrice. Perché in realtà anche l’allegato notiziario “Informa Predappio” quasi disegna un comune di soli uomini: popolazione 6.330 di cui uomini 6.330 (e 3.161 donne). Sviste inammissibili frutto di una leggerezza e di una superficialità che vanno a discapito della bontà dei contenuti e dell’impaginazione. Il Comune dedica ogni anno il calendario ad una realtà particolarmente rilevante, la Casa del Fascio, a seguire l’architetto Florestano Di Fausto progettista della Predappio Nuova, l’anno seguente i motivi che portarono alla trasformazione di Dovia raccontati dall’architetto Giancarlo Gatta fino alle aziende vitivinicole del Sangiovese. Per il 2024 ha puntato l’attenzione sulle due campagne di scavi nella villa romana a Fiumana interventi coordinati dal Riccardo Villicich, docente dell’Università di Parma, che hanno portato alla luce un progetto edilizio sfarzoso e celebrativo di un ricco signore, illustre esponente dell’aristocrazia di Forum Livi, caratterizzato a due importanti fasi costruttive collocabili nel primo e quarto secolo dopo Cristo.