A Forlì tutti pazzi per i Pokemon: “Noi in fila alle 5 di mattina”

C’è chi ha mandato la mamma alle 5 di mattina, chi ha preso mezza giornata di ferie e chi ha marinato la scuola. Ma c’è addirittura chi ha avuto la spudoratezza di presentarsi in stampelle, sperando nella clemenza di chi aveva davanti, per poi depositarle, togliersi il cappello e gli occhiali, tirarsi su il cappuccio della felpa e provare a fare il secondo giro, e magari anche il terzo. Disposti a tutto pur di avere l’ultima uscita delle confezioni speciali delle carte dei Pokemon, i pocket monsters giapponesi ideati a metà degli anni Novanta. E ieri mattina è arrivata nei negozi la tanto attesa confezione “Rivali Predestinati”, che paradossalmente sembra anche descrivere quelli pronti a estenuanti code.

Ad accomunare gli appassionati del genere, infatti, è anche la consapevolezza di doversi mettere in fila, almeno una o due ore prima dell’orario di apertura, e sperare di non essere arrivati troppo tardi. O di non farsi scavalcare. Esattamente quello che è successo nelle ultime due settimane per il lancio di altrettante edizioni limitate. È stato così un po’ ovunque, ma a Forlì ancora di più. Già, perché all’interno del Punta di Ferro sono presenti ben quattro negozi autorizzati: Funside, Gamelife, Toys Center e l’ipermercato Conad. Dunque una sorta di poker...mon. E infatti da molti quel centro commerciale è considerato un’oasi felice, dove le probabilità di portarsi a casa qualcosa sono molto alte.

«Sono qui dalle 5.50 - afferma Monia dopo due ore davanti alla vetrata chiusa del Punta di Ferro, in attesa che ne passi ancora una - e lo faccio solo per mio figlio, in trasferta per lavoro. Le colleziona da quando era bambino e io gli devo comprare questa uscita: una sola, perché non ne danno di più».

Le file si creano perché ne arrivano quantità limitate, molto al di sotto della reale richiesta: così cresce la voglia e anche l’adrenalina evidentemente.

Se ieri il clima è stato abbastanza gestibile, non si può dire lo stesso dell’altro lancio. Due settimane fa ad arrivare sugli scaffali - o meglio sotto i banconi e ben sorvegliati - è stata la confezione di “Evoluzioni Prismatiche”. Quella mattina la mole di gente che si è presentata è stata spropositata. Al punto da alimentare qualche più che animato litigio. «Sappiamo che una persona si era accampata di sotto e un paio hanno tentato di forzare gli ingressi del centro per essere i primi - racconta lo staff di Funside - e anche per noi è stato difficoltoso. Soprattutto spiegare ai clienti che avevamo solo una ventina di pezzi. È per questo che abbiamo chiesto alla direzione del Punta di Ferro la possibilità di farci aiutare nella gestione degli ingressi». Il consiglio è stato messo in pratica per il loro negozio, e lo sarà per tutti per le prossime uscite speciali.

Ieri mattina uno dei vigilantes ha distribuito i biglietti numerati all’esterno, consentendo un flusso regolare: però c’erano solo 10 pezzi disponibili. Una decina anche al Toys, bruciati, mentre al Conad pare ne siano arrivati una sessantina, anche lì probabilmente presto in esaurimento. Erano 9 invece quelli arrivati da Gameline, dei quali solo 3 per i ragazzi in fila: 6 infatti erano per chi li aveva prenotati (opzione limitata che concedeva solo quel negozio). Tuttavia, molti sono rimasti in fila. «Perché stiamo già prendendo quelle pochissime prenotazioni di cui possiamo disporre per la prossima uscita, “Fuoco Bianco Nero” - spiegano le due commesse, Federica e Chantal - che dovrebbe essere in vendita verso metà luglio. E pensiamo già che possa essere un delirio».

E da tutta Italia è partito il resell: in rete quelle confezioni sono già in vendita dal doppio fino al triplo del prezzo di acquisto, variabile anch’esso dai 55 euro ai quasi 80 euro, a discrezione dei singoli negozi. Quel che è certo è che i Pokemon sembrano regnare incontrastati. Una pokemonarchia che è già nella storia.

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