Forlì, "I miei vicini fanno una festa", ma era una chat di gruppo

Forlì

FORLI'. A fronte delle numerose persone controllate ieri, sono sei quelle denunciate dalle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Forlì poiché trovate senza plausibile giustificazione al di fuori della propria abitazione. Un forlivese di 62 anni, che era uscito di casa per andare a trovare un amico tabaccaio, senza però acquistare sigarette ma solo per scambiare qualche minuto di conversazione; un tunisino di 42 anni, trovato a gironzolare in bicicletta piuttosto distante dalla sua abitazione, anche lui ha cercato di giustificarsi adducendo la necessità dell’acquisto di sigarette, sebbene dal punto del controllo e casa sua vi fossero ben tre tabaccai aperti presso i quali non si era recato; due marocchini di 30 e 31 anni, che hanno cercato di sottrarsi alla denuncia affermando di essersi recati a fare la spesa, ma non avevano alcun oggetto acquistato e nemmeno uno scontrino che lo dimostrasse, camminavano appaiati senza rispettare la distanza di sicurezza, e andavano verso una direzione diversa rispetto al rientro presso il domicilio; un albanese di 26 anni, notato stanotte verso le 2 seduto su una panchina di un parco pubblico mentre utilizzava il telefono cellulare, che ai poliziotti ha riferito di trovarsi lì perché stava cercando un oggetto smarrito, scusa del tutto implausibile viste le circostanze emerse; infine, una 19enne forlivese, uscita di casa dopo una lite con la madre, che poi ha avvisato il 112, rintracciata in piazza Saffi seduta sui gradini delle Poste, che ha cercato di smarcarsi dall’accusa riferendo di essere in procinto di andare a casa del cugino per fare da baby sitter, però non ha saputo nemmeno indicare dove abitasse il cugino.  L’attività delle volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale, in questi giorni, è concentata non solo sulle verifiche di iniziativa ma anche per il riscontro delle numerosissime telefonate che giungono al 112 da parte di cittadini che segnalano assembramenti o riunioni di più persone presso luoghi pubblici e abitazioni private. La più curiosa di ieri è stata una chiamata con la quale un residente lamentava che in un appartamento situato nel suo stesso condominio era in corso una rumorosa festa tra più persone. Quando gli agenti sono giunti alla soglia dell’appartamento hanno identificato i due occupanti accertando che la confusione che stavano facendo, e che aveva fatto pensare a una festicciola in atto, in realtà era dovuta ad una videoconferenza in corso tra più persone, che sì, festeggiavano un compleanno, ma tutti collegati in chat evidentemente con un volume troppo elevato.

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