Forlì, "via Emilia bis", approvati i primi due lotti

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Sono appena due chilometri, ma hanno un valore, simbolico e pratico, molto più elevato. Ieri, congiuntamente, i Comuni di Forlì e Forlimpopoli hanno presentato il progetto definitivo dei primi due lotti dei sei che compongono un progetto a cui sono realmente state tolte le ragnatele: la “fu via Emilia-Bis”, ora ribattezzata “Collegamento veloce Forlì-Cesena”. Una variante alla storica arteria che unisce l'Emilia-Romagna pensata e a lungo messa in gestazione al fine di sgravare i centri abitati dalla mole del traffico, anche pesante, che li opprime e di beneficiare le aziende del territorio rendendo più veloci ed efficienti gli spostamenti di merci e lavoratori e dei mezzi sui quali si muovono.

Quasi 7 milioni di euro

Due chilometri, dicevamo, e nella fattispecie 1.500 metri del “lotto 1” che dalla rotatoria vicino alla Marcegaglia scavalca San Leonardo e si inserisce sulla tangenziale ovest di Forlimpopoli (con tre nuove rotonde, una su via Mattei, una su sistema tangenziale e una intermedia di svincolo per la viabilità secondaria), 600 metri del “lotto 2” da via via Selva a via del Bosco, con rotatoria su quest'ultima e finalizzata proprio a sgravare la strada dai mezzi pesanti. Entrambe sono strade extraurbane larghe 10,5 metri. Costi: 5,4 milioni il primo lotto e oltre 1,5 il secondo. Complessivamente 7 milioni, già tutti finanziati da dicembre 2016 dal Fondo di coesione sociale. Ecco, appunto, era il 2016. Sono passati cinque anni, ma come afferma il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, «a inizio mandato, con il Comune di Forlimpopoli ci eravamo presi l'impegno a velocizzare l'iter di un'opera che il territorio aspetta da tanto tempo e che ha una grandissima valenza economica ed ambientale». Adesso si è giunti alla progettazione definitiva ricca di 102 elaborati tecnici, seguirà il progetto esecutivo entro un paio di mesi, poi partirà la procedura d'appalto. Via ai lavori entro l'estate, strade pronte a fine 2023, collaudate e aperte al traffico entro la prima metà del 2024. «Ci sarà ancora da aspettare, ma abbiamo tolto il progetto dal pantano, gli abbiamo ridato concretezza, non è più solo un sogno nel cassetto – dichiara Zattini -. Ora vogliamo che il nostro esempio sia una spinta nei confronti di Cesena per il completamento dell'intera variante alla via Emilia».

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