Forlì, "passo e chiudo": va in pensione Daniele, lo storico centralinista del Comune

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Il Comune di Forlì perde un’altra colonna portante: il centralinista Daniele Mordenti. Anche se l’ultima timbrata al tornello di via delle Torri è stata il 9 dicembre, la data effettiva del congedo dal lavoro, col conseguente passaggio sotto le insegne Inps, è il 31 gennaio. Nato in quel di San Giorgio e non vedente dalla tenera età di sette anni, ha passato l’intera vita lavorativa a farsi gli affari degli altri. «Avendo studiato da programmatore a Bologna – ricorda Mordenti, classe 1962, maturità linguistica e primo non vedente in città a frequentare una media inferiore ordinaria non differenziata – pensavo fosse quella la mia strada. A Forlì mi si sono invece aperte le porte lavorative in Comune come centralinista e così è stato, dal luglio 1989. Non so quante migliaia di persone ho messo in contatto fra loro in 32 anni di attività, ho perso il conto. Sono comunque convinto di essere stato utile a gran parte dei miei colleghi». Che non si sono certo fatti attendere nel salutare il Daniele pensionando con mail molto accorate e persino divertenti. «Sei stato un collegamento – scrivono dalla Fabbrica delle candele - un compagno di riflessioni sul mondo lavorativo e la vita normale, un amico con cui ridere e cantare, ricordando anni e anni di radio e tv e attraversando mondi musicali diversi e fuori di testa».

«La tua autoironia»

«Chi potrà mai dimenticare la tua autoironia – si chiedono al Servizio verde – come quando, nel 1996, volevi scendere in piazza a festeggiare i campionati europei di calcio se avesse vinto la Repubblica Ceca». «Ciao Daniele – è il saluto dall’ufficio stampa - sono contento per te ma non per il Comune e per tutti noi. Sei una persona intelligente, animata da un senso civico e da uno spirito di servizio eccezionali. Sono onorato di aver percorso un tratto di vita lavorativa insieme a te». I dettagli sul Corriere Romagna oggi in edicola

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