Forlì, una Pasqua faccia a faccia con i ladri

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Faccia a faccia coi ladri che erano entrati nella loro abitazione. Minacciati con gli arnesi “da lavoro” dei malviventi, acciaccati dopo il tentativo di inseguimento. Una domenica di Pasqua che difficilmente dimenticherà una famiglia residente in località Poggio, al confine con la provincia di Ravenna. Per il furto subito, per l’incontro ravvicinato con i ladri, ma anche per l’impotenza nel chiamare gli aiuti visto che in quella zona, nonostante le continue richieste e segnalazioni, i telefoni hanno una scarsa copertura. Domenica sera tutta la zona era stata poi messa in allarme per la presenza dei ladri, sia attraverso la chat di vigilanza del quartiere, sia tramite il passaparola.

L’allarme

La famiglia derubata sia era ritrovata a casa della mamma, poco distante da quella di uno dei figli. Doveva essere un normale ritrovo con i parenti nella giornata di festa, ma ad un certo punto è scattato l’allarme nella vicina villetta del figlio. I fratelli si sono subito diretti verso l’abitazione, questione di trenta secondi e hanno trovati i ladri ancora al lavoro: era già entrati nella casa e rubato oggetti preziosi, soprattutto dal punto di vista affettivo, e denaro contante. Incuranti di essere stati scoperti, i malviventi hanno affrontati i padroni di casa, puntando gli arnesi utilizzati per scassinare gli infissi. Poi si sono allontanati, inseguiti dei derubati che però hanno dovuto presto desistere a causa del buio e dei campi che hanno fornito una sicura via di fuga. Poco utile anche la immediata richiesta di soccorso alle forze dell’ordine, visto che in quella zona il segnale è debole, come più volte denunciato dai residenti e una volta presa la linea hanno risposto i carabinieri di Ravenna che hanno dovuto passare la chiamata a Forlì, perdendo ulteriori minuti preziosi. Intanto nelle chat che aggregano i residenti per segnalare eventuali pericoli, il passaparola ha fatto sì che tutta la località fosse mette in allarme per la presenza di malintenzionati. Dei ladri nessuna traccia, ma ormai la giornata di Pasqua era rovinata.

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