Forlì, un piano per eliminare le barriere architettoniche

Dopo un lavoro minuzioso durato due anni, il Comune di Forlì per la prima volta si munisce del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba). Uno strumento che consentirà di intervenire per risolvere le diverse criticità, partendo dal perimetro del centro storico, censite dagli uffici per ciò che riguarda gli edifici pubblici, la viabilità e il trasporto pubblico locale.

«L’obiettivo è garantire la piena accessibilità dei servizi pubblici da parte delle persone più fragili, per costruire una città accogliente e inclusiva – afferma l’assessore Giuseppe Petetta –. In altre parole, abbiamo creato una banca dati che ci consentirà di organizzare al meglio i lavori, per i quali servono risorse. Non mancherà l’impegno del Comune, ma allo stesso tempo il Peba ci permette di poter richiedere fondi statali e regionali».

Il piano nel suo insieme prevede una spesa stimata di 5-6 milioni di euro.

Trasporto urbano

Attualmente il 62% dei mezzi è idoneo al trasporto di persone con disabilità, l’obiettivo è arrivare al 100% nel 2025. Le linee urbane coperte sono 8 su 12, quelle suburbane 2. Nell’area di monitoraggio del Comune sono 103 le fermate, di cui 97 censite. «Il piano analizza ogni criticità per costo e livello di priorità, permettendo interventi dove più necessario» fa presente il direttore di Forlì Mobilità Integrata Claudio Maltoni.

Percorsi pedonali

Invece, con il monitoraggio sono stati rilevati e censiti 1.630 punti lungo i 58 percorsi pedonali all’interno dell’area di studio (28 km). Qui sono emerse 1.686 criticità da risolvere (cordoli da rimuovere, asfalto deteriorato ad esempio) per una spesa stimata di oltre 2milioni di euro.

(L'articolo completo sul Corriere Romagna oggi in edicola)

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