Forlì. Ucraina, il sindaco: "Andremo a prendere mamme e figli"

Dopo la mobilitazione di questi giorni, anche il mondo scolastico non si sottrae dall’analisi del conflitto iniziato in Ucraina dopo l’attacco russo. Infatti, il lavoro svolto in classe dai bambini della scuola elementare “Pio Squadrani” dell’istituto comprensivo 5 “Tina Gori” di Forlì si è tradotto, ieri mattina, in un evento finale in cui i piccoli studenti hanno realizzato una grande scritta umana della parola pace nel parcheggio del palazzetto dello sport dei Romiti. Ai bambini sono stati consegnati anche dei palloncini bianchi per animare la coreografia. Un’occasione per il sindaco Zattini di ribadire la solidarietà al popolo ucraino e annunciare l’intenzione di andare a prendere i profughi al confine con la Polonia.

Bambini protagonisti

«La scuola è soprattutto questo: dialogo, confronto dove non ci sono confini o limiti – afferma la dirigente scolastica, Daniela Bandini -. Ai bambini, seppur con un linguaggio e un approccio consono alla loro età, si parla di questo momento che deve essere occasione di grande riflessione per tutti noi. Abbiamo scoperto che i più piccoli sanno affrontare, lo hanno fatto negli ultimi due anni di emergenza sanitaria e lo stanno facendo ora in questa situazione, seppur lontani fisicamente».

L’accoglienza del Comune

La guerra in Ucraina ha innescato un meccanismo di solidarietà e vicinanza che da giorni sta coinvolgendo tutta la cittadinanza forlivese e anche i più piccini. «Riuscite sempre a stupirmi, questa è una comunità meravigliosa: oggi siete qui tutti insieme, quartiere, scuola, parrocchia, cittadini – dice il sindaco Gian Luca Zattini –. La guerra porta solo disastri e morti, non ci sono mai né vincitori né vinti. Credo che noi adulti dovremmo ascoltare la vostra lezione, seppur con un’iniziativa semplice, ma corale, avete dimostrato vicinanza alla popolazione ucraina. Presto arriveranno mamme e bambini da quei luoghi, vorrei che li conosceste. Come Comune ci stiamo attivando per l’accoglienza, stiamo valutando anche le modalità di trasporto per andare a prendere queste persone al confine con la Polonia oltre a portare avanti una raccolta di beni di prima necessità, specie prodotti per la prima infanzia e i presidi sanitari».

L’impegno del quartiere Romiti

In pochissime ore, grazie all’attività del comitato di quartiere, è stato possibile organizzare un omaggio al popolo ucraino con l’auspicio che il conflitto possa spegnersi al più presto. Alle spalle dei 300 studenti è stata issata anche una bandiera della pace cucita appositamente per l’occasione. «Un ringraziamento alla dirigente scolastica, agli studenti e alla comunità che hanno aderito all’iniziativa per dare un segnale di vicinanza a tutte le persone in difficoltà – sottolinea lo stesso comitato di quartiere Romiti - . Un ringraziamento anche a tutti coloro (circolo Endas Da Valdo, ditta Morgan, Rema srl, La Cremeria e Laboratorio Vincenzo Minieri) che hanno contribuito all’acquisto dei materiali per la realizzazione della grande bandiera della pace appesa alle mura del Villa Romiti».

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