Forlì, "sono incinta e temevo per il lavoro, l'azienda mi ha premiato col posto fisso"

Quando ha scoperto di essere incinta, qualche settimana prima dalla scadenza del contratto a tempo determinato, temeva che la sua esperienza lavorativa subisse uno stop. Invece, l’azienda non solo l’ha riconfermata, ma le ha offerto un posto fisso. Protagonista di questa storia che dovrebbe essere la normalità mentre, purtroppo, è spesso l’eccezione è Marianna, 35enne assunta nella sede forlivese di Ferri, concessionario ufficiale della Ford. La giovane si è trasferita lo scorso anno da Reggio Emilia a Forlì per amore, lasciando la certezza di un contratto a tempo indeterminato all’interno di una multinazionale per l’ignoto. Una scelta coraggiosa che è stata premiata. «Ho iniziato a lavorare nella sede forlivese della concessionaria Ferri - racconta - nel marzo dello scorso anno quando mi sono trasferita in città per amore. Avevo mille paure sia perché lasciavo un posto fisso senza avere, in quel momento, nessuna garanzia ma anche per il trasferimento, il cambio di contesto lavorativo e i colleghi». A gennaio Marianna scopre di essere incinta e il suo pensiero va al contratto in scadenza i primi di marzo. «Quando ho saputo di essere incinta – racconta – , dopo la felicità immensa del momento, c’è stata la preoccupazione di dirlo in azienda: pensavo che mi avrebbero lasciata a casa». In una società dominata dalla massimizzazione del profitto dove spesso, in sede di colloquio, si fanno alle donne domande dirette sulla volontà o meno di avere bambini, una gravidanza per molti datori di lavoro è vista come una notizia negativa piuttosto che motivo di gioia. Una vera e propria discriminazione che pagano direttamente le donne ma che sconta di riflesso la società intera. Fortunatamente, così non è andata per Marianna che alla gioia di essere mamma è stata accompagnata quella di essere assunta senza vincolo di durata. «Quello della concessionaria è un ambiente prettamente maschile. Quando ho comunicato in azienda della gravidanza – sottolinea – mi hanno subito tranquillizzata dicendomi che mi avrebbero fatto un contratto a tempo indeterminato. Non ci posso ancora credere, sono felicissima». Marianna è stata immediatamente spostata dall’officina, dove si occupava dell’accettazione dei clienti, all’ufficio in cui c’è maggiore tranquillità. «Ci tengo a ringraziare il titolare, Mauro Ferri così come i responsabili, Massimo e Giorgia, che hanno creduto in me dandomi la possibilità di continuare a lavorare in azienda». Una storia a lieto fine che vuole essere un monito per tanti altri datori di lavoro lanciando, al tempo stesso, un messaggio di fiducia alle lavoratrici precarie. «Le donne hanno sempre paura di affrontare, in ambito lavorativo, il tema gravidanza e spesso aspettano e rimandano il sogno di avere un bambino rischiando di andare troppo avanti con l’età e di non realizzare questo sogno. Vorrei che la mia storia desse un po’ di forza alle altre donne».

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