Forlì, sindacati: "La scuola è in balia di se stessa"

«La scuola è lasciata in balia di se stessa, in una giungla di regole incerte che cambiano troppo rapidamente. È evidente che non è tra le priorità di questo Paese». A lanciare l’allarme è il segretario della Flc Cgil, Pier Francesco Minnucci, a 48 ore dalla ripartenza delle lezioni in presenza dopo lo stop legato alle vacanze natalizie. E ora, quindi, anche nel territorio per la scuola ci si attende il grande caos a causa dell’evolversi della pandemia. Tanti gli studenti contagiati ma anche molti, forse troppi, docenti assenti perché in quarantena o positivi, ai quali si aggiungono anche coloro che sono sospesi a seguito dell’obbligo vaccinale. Una mancanza che a caduta si riflette sui dirigenti scolastici che faticano sempre più a reperire risorse da impiegare come sostituti. «Difficile avere dati precisi sul territorio, possiamo fare una stima – prosegue Minnucci –. Ci sono istituti che contano assenze pari al 15 o 20% legate al green pass rafforzato, a questi vanno aggiunti tutti gli insegnanti che mancano da scuola per altri motivi. I nostri plessi scolastici stanno scontando le mancate scelte strutturali che da tempo come sindacati reclamiamo. Troppe classi pollaio e l’organico è sempre lo stesso ma questa volta eroso dalle assenze. Capisco la difficoltà dei presidi che faticano a trovare insegnanti per sostituire chi ora non c’è». Un problema che sta a monte e che, oggi, si ripropone in maniera più accentuata. «Bisogna convivere con il virus ma a quanto pare non siamo attrezzati – puntualizza la segretaria della Cgil, Maria Giorgini -. Tutto parte dal fatto che manca un obbligo vaccinale generalizzato esteso anche alla popolazione studentesca, scelta che andava fatta per tempo». Insomma, non basta l’obbligo per gli over 50 o per il personale scolastico.

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