Forlì. Seminario: 500 libri al restauro, “ma 90mila sono ancora nel fango” – Gallery

I primi 500 volumi antichi sono diretti alla Biblioteca Nazionale di Firenze. Sono, infatti, iniziate ieri mattina le attività di trasferimento del primo nucleo degli antichi libri estratti dal fango nella biblioteca del Seminario vescovile di Forlì. «Si tratta di una sorta di test, una prova per capire come proseguire ma anche per verificare i tempi del recupero – spiega uno dei volontari, Sauro Turroni -. A Firenze i volumi verranno “liofilizzati”, spolverati, per poi essere pressati. Dopo di che partirà il restauro vero e proprio, qualora sia necessario. È un obbligo salvare questi libri, ci sono beni che non è possibile lasciare andare a male». Le operazioni di salvataggio, iniziate subito all’indomani della tragica alluvione, hanno marciato speditissime grazie all’impegno delle diverse istituzioni, dei volontari che sono accorsi al Seminario per essere appositamente formati da esperti archivisti e restauratori, ma anche della aziende come Orogel, Bofrost e Martini Alimenti che hanno messo a disposizione strumenti, attrezzature e frigoriferi a -25°. Ieri mattina un camion frigorifero dei carabinieri del Nucleo patrimonio culturale è partito dal Seminario in via Lunga alla volta della Biblioteca nazionale di Firenze dove inizieranno i delicati lavori di restauro.

«Siamo stati velocissimi nelle operazioni di recupero, grazie a tutti coloro che si sono impegnati dai volontari alle task force che hanno prestato servizio nella nostra biblioteca sommersa – racconta don Andrea Carubia, direttore del Seminario vescovile -. Ad oggi, è stato recuperato un quinto dei beni culturali. Il che significa circa 30-35 mila volumi, purtroppo ancora 80-90mila sono nel fango. Così come non sappiamo di preciso quanti dei 27 incunaboli si siano salvati o possono essere recuperati». Proprio ieri è stato l’ultimo turno della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, così come è stato l’ultimo giorno per i Carabinieri di Bologna per la vigilanza e il controllo e per i Carabinieri del nucleo patrimonio culturale. «Lanciamo un appello – prosegue don Carubia -, nella speranza di poter contare sul supporto ancora per un mesetto di una task force dedicata. Ci auguriamo che questa operazione continui nonostante sia finita l’emergenza, ci sono ancora molti volumi da recuperare. Noi ce la metteremo tutta». Gran parte del patrimonio della biblioteca del Seminario è stato colpito dall’alluvione del 16 maggio scorso, ma alcuni volumi si sono però salvati. «Si tratta di libri che si trovavano nelle scaffalature più in alto, siamo riusciti a salvare anche delle tele antiche risalenti al ’500 e al ’600 che verranno restaurate – conclude il direttore del Seminario vescovile -. Ora, però, guardiamo anche al futuro. Dopo che le delicate operazioni di recupero degli antichi volumi saranno terminate, gli stessi libri da Firenze torneranno al Seminario di Forlì. Stiamo valutando dove collocare la biblioteca, che sicuramente non sarà più nel seminterrato».

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