Forlì. Sela Group, la leader delle baby car compie 50 anni: "La missione è fare felici i bambini" - Gallery

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Chi è che non ha mai fatto almeno un giro con le automobiline o i motorini a batteria? Ogni bambino almeno una volta ha sognato di essere un pilota in sella alle piccole vetture in un parco giochi o in qualche luna park. E nemmeno l’avvento dei videogiochi, della playstation e degli smartphone ha spento la voglia di essere protagonisti alla guida. Ma non tutti sanno che a livello nazionale l’azienda leader del settore si trova a Forlì, si chiama Sela Group e quest’anno compie mezzo secolo. Cinquant’anni passati a fare felici i più piccoli, un’azienda “fatta in casa” nata dalla passione per i motori di due cugini, Donato e Gerardo De Carlo, e diventata un punto di riferimento per i parchi di tutto il mondo, al punto che attualmente il 70% della produzione è destinata all’estero e Sela Group è diventata leader anche a livello mondiale nelle baby car.

«Nel 1972 facevo il meccanico – racconta Donato De Carlo – poi una ditta di Pesaro mi propose di provare con le macchine a batteria e con mio cugino abbiamo deciso di metterci alla prova, così ho cominciato a proporle nelle piste piccole dei parchi di allora e da lì è cominciato tutto. La passione per le auto e lo spirito giocoso sono il motore per realizzare piccoli gioielli di manifattura e regalare ogni giorno grandi emozioni a tutti i bambini». I cugini gestivano in prima persona progettazione, produzione e commercializzazione. Con il proliferare dei grandi parchi giochi presenti in tutto il mondo Sela Group di anno in anno ha allargato gli orizzonti.

«Negli anni 90 è partito forte l’export dei nostri prodotti – spiega Fulvio De Carlo, figlio di Donato e attuale amministratore delegato di Sela Group – soprattutto a livello europeo, poi dal Duemila c’è stata un’espansione anche del mercato estero mondiale, abbiamo iniziato a partecipare a tutte le fiere del settore e ci siamo fatti conoscere».

Attualmente l’azienda forlivese, che ha la sede in via Masetti, ha nel proprio organico 24 dipendenti e un fatturato che è stato sempre in crescita fino al 2019. «La pandemia e il lockdown hanno portato ad una chiusura temporanea dei parchi giochi quindi in quel periodo non abbiamo fatto investimenti, ma poi siamo ripartiti e adesso siamo di nuovo ai ritmi pre-covid».

(L'articolo completo sul Corriere Romagna oggi in edicola)

 

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