Forlì, con le scuole chiuse cresciute del 20% le richieste di congedo parentale

FORLÌ. Conciliare lavoro e famiglia non è semplice normalmente, ancora di più lo è ai tempi del Coronavirus quando c’è un presente da ripensare e programmare per genitori lavoratori che devono fare i conti con figli piccoli da gestire e scuole di ogni ordine e grado chiuse, con una possibile proroga davanti a loro per un’altra settimana. Ecco che allora si cerca di organizzare il tutto magari facendo affidamento ai nonni oppure, se non vi sono altre possibilità, ricorrendo a permessi e ferie.
Congedo parentale
«Abbiamo notato che ancora una volta a gestire la cura dei figli sono le donne, non a caso il settore terziario è quello più interessato in questo periodo da richieste di ferie o permessi – dice Maria Giorgini, segretaria della Cgil –. Esiste però anche uno spirito di collaborazione tra le lavoratrici. Non solo, negli ultimi quattro giorni c’è stato un aumento del 20% delle richieste, attraverso il canale online, del congedo parentale».Ciò significa che diversi lavoratori hanno chiesto di poter usufruire di tale finestra per assentarsi dal posto di lavoro per prendersi cura dei propri bambini. Il congedo parentale è rivolto ad entrambi i genitori (lavoratori dipendenti) che possono richiederlo, entro i 12 anni di vita del figlio, per far fronte ad esigenze familiari per una durata complessiva di 10 mesi. La mamma e il papà in questo periodo percepiscono un’indennità pari al 30% della retribuzione media giornaliera.
La domanda va inoltrata telematicamente, passando anche da un qualsiasi patronato, prima del periodo di congedo richiesto. «Hanno risentito maggiormente dell’effetto dell’ordinanza, trovandosi con scuole chiuse, i nuclei famigliari monoparentali o quelli che non hanno una rete familiare sul territorio - precisa la segretaria della Cgil -. C’è da tenere conto anche di un altro aspetto: sicuramente in diversi hanno fatto affidamento ai nonni, ma è altrettanto vero che molte famiglie risentono delle conseguenze della legge Fornero. In pratica la rete famigliare non è più la stessa perchè molti nonni oggi ancora lavorano e di conseguenza non si può fare affidamento su di loro». Storie di lavoratori e lavoratrici che fanno i conti con il quotidiano e con un evento eccezionale.