Forlì, scuola pio Squadrani, lavori per 2,5 milioni di euro

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Scuole moderne, più sicure ed accoglienti, grazie alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il Comune, infatti, grazie alla Regione e attraverso la Provincia può contare su 1,5 milioni di euro per intervenire sulla primaria “Pio Squadrani” ai Romiti. Un cantiere che complessivamente costerà al Municipio circa 2,5 milioni di euro. «In questo caso – afferma l’assessora alle politiche educative, Paola Casara – è previsto un miglioramento sismico e architettonico dell’edificio scolastico, oltre che ad un intervento di efficientamento energetico». Attualmente la progettazione è in corso ed entro agosto si arriverà al progetto definitivo, mentre quello esecutivo arriverà entro la fine dell’anno. «I tempi sono stretti – prosegue l’assessora – ma contiamo di partire con l’aggiudicazione dei lavori già a giugno 2023 con l’avvio del cantiere proprio nel dicembre dello stesso anno. Se tutto procederà da crono programma, potremmo restituire la scuola rinnovata e migliorata tra il 2024 e il 2025 rientrando perfettamente nelle tempistiche previste dal Pnrr. Questo intervento, infatti, è nei nostri cassetti da diverso tempo e grazie a questi fondi riusciamo a tradurlo nei fatti».

Intanto anche il Comitato di quartiere dei Romiti esprime soddisfazione per l’importante finanziamento che migliorerà una scuola importante per il territorio. In realtà, i lavori alla “Pio Squadrani” non sono gli unici in previsione futura, anzi il Comune ha deciso di intercettare altri canali di finanziamento per sistemare e rinnovare, o in alcuni casi ricostruire, il patrimonio composto dagli edifici scolastici. Ne sono un esempio il progetto della nuova Maroncelli, della Manzoni e della Benedetto Croce. «Nel prossimo futuro sono tanti gli interventi da fare sulle nostre scuole, tanto è vero che stiamo mettendo a punto anche un sistema di rotazione – sottolinea Casara –. Tutte le candidature fino ad ora presentate sono andate a buon fine, dimostrazione del fatto che i progetti sono di qualità. Era diverso tempo che non si metteva mano agli edifici scolastici che necessitano di un intervento importante, speriamo questo possa dare una spinta ulteriore. Nel giro di tre o quattro anni avremo nuove scuole o istituti più moderni e migliorati».

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