Forlì. Scuola, oltre mille supplenti ingaggiati. I sindacati: "Ma restano molte cattedre vuote"

Nuovo anno scolastico, ma restano i vecchi problemi e il continuo valzer delle cattedre a pochi giorni dal suono della prima campanella. Il 15 settembre, si stima, che in Emilia-Romagna all’appello mancheranno molti docenti di ruolo. A livello nazionale si prevedono almeno 200mila supplenze, nella sola provincia di Forlì-Cesena invece sono 1.159 i docenti a contratto a tempo determinato nominati attraverso le graduatorie provinciali per coprire le cattedre vacanti delle scuole di ogni ordine e grado del territorio. «Posti vacanti ancora ce ne sono diversi – afferma il segretario alla scuola della Cgil Forlì-Cesena, Pier Francesco Minnucci –, tanto è vero che è in corso un’altra chiamata per gli insegnanti, dopo quelle di giugno e agosto. Secondo i dati raccolti dal nostro sindacato, infatti, sono 1.159 i docenti che mancavano e che ancora una volta siamo andati a coprire con le graduatorie provinciali». Per l’Ufficio scolastico provinciale non è stato facile trovare i supplenti in alcune discipline, considerando anche la carenza dei candidati. «Le materie più scoperte sono quelle scientifiche, specie matematica – prosegue Minnucci –. Nonostante le diverse difficoltà che la scuola sta incontrando ormai da troppo tempo, e per la quale il sindacato sta invocando soluzioni tra cui anche nuovi concorsi, per le supplenze abbiamo registrato ulteriori criticità tecniche. In particolare per le nomine provinciali, dopo ben 700 controlli che non hanno fatto emergere anomalie, si sono comunque verificate delle difficoltà. Mi spiego meglio, all’interno delle graduatorie c’era la presenza di insegnanti che in realtà dovevano essere cancellati perché entrati di ruolo, in altre parole qualcuno ha presentato l’istanza per la supplenza comunque, creando così confusione». Tracciano il quadro provinciale degli insegnanti, ad agosto c’erano 480 cattedre vuote contro l’immissione di 193 docenti di ruolo (9 alla scuola dell’infanzia, 27 alla primaria, 63 alle medie e 94 alle superiori), ai quali si aggiungevano i 139 posti accantonati (53 alle medie e 86 alle superiori) del concorso straordinario bis disponibili dall’anno scolastico 2023-24, per cui devono essere ancora definite le graduatorie.
Insomma, un via vai di docenti che come sempre si abbatte sugli studenti che ogni anno sono costretti a fare i conti con gli insegnanti che cambiano. «La realtà è che i posti dati in supplenza su tutta la provincia sono molti di più e ancora ce ne sono accantonati un centinaio per delle classi di concorso di cui non ci sono nemmeno le graduatorie – sottolinea la segretaria alla scuola della Cisl Romagna, Maura Consoli –. Siamo ben lontani dall’obiettivo di avere un organico stabile per l’inizio del nuovo anno scolastico. I precari sono ancora il doppio rispetto alle immissioni di ruolo, per non parlare del personale Ata, le cui nomine sono ancora in corso. A questo si aggiunge anche il problema dei direttori dei servizi generali amministrativi, che abbiamo dovuto coprire ricorrendo alla disponibilità di assistenti amministrativi che hanno accettato questo incarico».
A Forlì, nel frattempo, c’è stato un cambio alla guida del liceo artistico e musicale Canova. Il nuovo incarico di dirigente scolastica è stato assegnato a Raffaella Irene Contraffatto, proveniente dal Veneto, che ha preso il posto di Elettra Stamboulis chiamata a Lugo per dirigere l’istituto tecnico professionale.