Forlì. "Run for Cornelia" fa tappa in città

Forlì

Ha fatto tappa tra venerdì sera e ieri mattina in città la corsa di Vincenzo Placida per sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere fondi a favore della ricerca per la cura della sindrome di Cornelia de Lange, una malattia genetica rarissima di cui in Italia si contano circa 200 casi e che affligge i neonati. Una di queste è Valentina, ora 14enne e figlia del vice presidente veneziano dell’associazione di volontariato con sede a Pesaro che da 25 anni si occupa di assistenza alle famiglie e sostegno alla ricerca. Anche attraverso la “Run for Cornelia”, ossia la corsa di Vincenzo Placida, appassionato podista che in solitaria sta coprendo 690 chilometri. Partito da Vigonovo in provincia di Venezia il 25 aprile, in 17 tappe giungerà in piazza San Pietro il 14 maggio (giornata mondiale di sensibilizzazione nei confronti della malattia) e sarà ricevuto in udienza privata, assieme ad altri genitori, da Papa Francesco. Il giorno prima è fissato l’incontro con il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Ieri mattina è ripartito da piazza Saffi per arrivare a Gatteo Mare atteso da Valentina e dalla moglie Romina. Tutte le volte è accompagnato da amici che ne condividono il cammino, come i forlivesi Tommaso Montebello ed Eleonora Gardelli e Marco Scanziani. Ad accoglierlo e sostenere la sua iniziativa, l’assessora al Welfare, Rosaria Tassinari. «La malattia comporta scarsa crescita, ritardo psico-motorio e difficoltà o totale assenza della comunicazione – spiega –. La nostra associazione promuove progetti mirati a un percorso di autonomia dei bambini e ragazzi. Svolgiamo anche giornate di controllo dello stato di salute all’ospedale di riferimento che è a Como dove si svolge la ricerca che ha condotto a sviluppare un farmaco sperimentale che è una frontiera anche per noi genitori èra inaspettata». Proprio per sostenere gli alti costi della sperimentazione ecco la “Run for Cornelia” di cui Forlì era la sesta tappa, ognuna di una quarantina di chilometri «muovendo il passeggino di mia figlia», ma anche attraverso il 5xmille o il sito www.corneliadelange.org. «Se si vuole, si può migliorare la qualità di vita dei nostri ragazzi, basta solo darsi da fare» sprona Placida. E.P.

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