Forlì. Riquaificazione della sede Cri, investimento da 2 milioni

Lavori in corso per la nuova sede della Croce Rossa in viale Roma. Entro gennaio 2024 sarà pronta la “nuova” casa della Cri, con spazi ridisegnati in base alle nuove esigenze. Interventi di ristrutturazione e consolidamento di alcune parti, con la messa a norma del capannone dove si trovano le ambulanze e ripristino del tetto della palazzina degli uffici che aveva delle infiltrazioni d’acqua. L’intervento, del costo di 2 milioni di euro, permetterà di avere piccole stanze dormitorio, una seconda aula per la formazione, uno spogliatoio e l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche. Lavori iniziati nei mesi scorsi, periodo nel quale la Croce Rossa ha dovuto sopportare non pochi problemi. «Il disagio è stato immane – ammette Davide Gudenzi, presidente del Comitato di Forlì della Croce Rossa Italiana – abbiamo dovuto prendere in affitto altri uffici, dislocarci nelle sedi Castrocaro, Meldola e nel centro di accoglienza che abbiamo in via Fontanelle. Visto che un mezzo deve partire da Forlì abbiamo ritagliato all’esterno del cantiere un piccolo spazio che è l’unico utilizzabile nella sede. Nella sede abbiamo un’aula molto grande per la formazione: l’anno scorso il corso per volontari si è svolto all’Avis, che ringrazio, mentre quest’anno ci stiamo appoggiando al Centro “Primavera” di via Angeloni, visto che martedì partirà la nuova preparazione dei volontari. Non possiamo fare diversamente perchè non si possono fermare i corsi e neppure prendere in affitto aule più grandi perchè la formazione non è continuativa. Purtroppo abbiamo avuto anche l’inconveniente che la sede di Castrocaro si è allagata nell’alluvione e molto materiale è andato perso. Siamo un po’ sparsi in tutte le zone, però cerchiamo di portare avanti tutte le nostre iniziative come prima. Abbiamo preso un magazzino in affitto anche per i viveri da distribuire».

Dal punto di vista economico oltre che organizzativo un impegno non da poco. «Un costo ingente, tra l’altro noi abbiamo un limite massimo di spesa e dobbiamo assolutamente stare sotto questo budget: abbiamo usato un nostro piccolo fondo che copre i lavori iniziali, ora chiediamo alle varie aziende un contributo anche minimo, pure di materiale, oltre a donazioni dei privati, che messe insieme ci possano aiutano. Tra l’altro in questi anni non abbiamo mai modificato le tariffe per i nostri servizi, senza aggiungere rincari per benzina e bollette». Per chi volesse contribuire è attivo un conto corrente Ad Intesa San paolo (Iban IT 65W0306913298 100000004626).

Martedì partirà il nuovo corso per volontari che ha riscosso grande successo. «Abbiamo avuto il doppio degli iscritti che sono consentiti – spiega Gudenzi – quindi attiveremo un secondo corso. Sono una sessantina e questo vuol dire che la voglia di dedicarsi al volontariato c’è, forse anche sulla spinta dell’ultima emergenza»

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