Forlì rende omaggio a nove suoi grandi "figli" intitolando strade e piazze

Politica, arte e cultura, musica e tradizioni, pionieri e personalità che hanno lasciato una traccia indelebile nella vita della città: la nuova toponomastica forlivese non lascia davvero indietro nessuno, neppure chi forse meritava di vedere il proprio nome già da tempo impresso su un cartello stradale o sulla targa di un parco a perpetuare il ricordo di quanto fatto per Forlì e per renderla riconosciuta ben oltre i suoi confini. Sono 9 le future intitolazioni che la commissione toponomastica comunale ha sottoposto alla giunta la quale le ha recentemente approvate per poi, come da prassi, inviarle alla Prefettura la quale dovrà dare l’autorizzazione definitiva. A quel punto saranno ufficiali le denominazioni che riguardano aree di nuova urbanizzazione che interessano tutti i principali quartieri cittadini, centro storico escluso. Significative, soprattutto, sono le figure che verranno ricordate in strade, piazzali, rotatorie e aree verdi del comune. Nuove, appunto, ma non solo. Partiamo proprio da quest’ultima considerazione e da un parco che cambia nome. E’ quello di via Ribolle a Cà Ossi, che da Parco Incontro diventerà Parco Incontro Angelo Satanassi per omaggiare una volta di più la figura del santasofiese ex partigiano, parlamentare, sindaco di Forlì tra il 1970 e il 1979 la cui lungimiranza lo portò a iniziare sotto il suo mandato i lavori di realizzazione della diga di Ridracoli. L’anno scorso ne fu celebrato solennemente il decennale della morte e dopo la targa affissa a Romagna Acque ecco un altro tributo, ancor più rilevante, che la città gli concede. Se Satanassi fu pioniere dell’acquedotto di Romagna, Aloisa Guarini Matteucci, scomparsa nel 1980, lo è stata del volo. Fu la prima pilota donna forlivese, a partire dal 1937 e a lei verrà intitolata la rotatoria tra via Seganti e via Fontanelle, all’ingresso dell’aeroporto “Luigi Ridolfi”. Il ragionamento della commissione toponomastica è analogo se, dal Ronco, si passa a Vecchiazzano dove il piazzale di via Forlanini (tra viale Mario Loreti e viale Augusto Murri) di fronte alla camera mortuaria, verrà intitolato a Massimo Pieratelli, il direttore generale dell’Ausl deceduto a soli 50 anni nel 2005, un anno dopo avere portato a termine il trasferimento del “Morgagni” al “Pierantoni” inaugurando lui stesso il nuovo plesso sanitario. Particolare il caso di Pieveacquedotto, dove la rotatoria tra la tangenziale e via Brunotto porterà il nome di Romolo Landi, primo deputato eletto a Forlì della Costituente cui nel 2019 era già stata intitolata una piccola area verde tra via Bertini e via Maseri. In sostanza, si sposta il toponimo. Bello, poi, che la città decida di ricordare un suo musicista, cantautore e produttore come Alberto Solfrini, scomparso a 60 anni nel 2007 e che col proprio nome e con lo pseudonimo Koma Band scrisse (anche per altri come Miguel Bosè) canzoni conosciute anche all’estero tra anni ’80 e primi ’90. A lui verrà intitolata una nuova strada con accesso da via Golfarelli 96. A Forlì, poi, esiste tra via Campo degli Svizzeri e via Capaccini, il Parco Carmen Silvestroni, ma all’artista e scultrice sarà dedicata anche una strada di nuova costruzione a Vecchiazzano con accesso da via Castel Latino, ai cui margini sorgerà un’area verde che porterà la denominazione Parco Gaetano Pasqui in omaggio al fondatore dell’omonima fabbrica di birra artigianale nell’800. Una storia tutta forlivese, così come legati alle tradizioni locali sono i nomi di via Ca’ Albana per una nuova arteria da via Persiani a Carpena, e di via Arieta per una strada che da viale dell’Appennino porta all’interno di San Lorenzo in Noceto.

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