Forlì, ragazzini in disco senza eccessi «Per divertirsi non serve l’alcol»

Forlì

FORLÌ. C’erano i pop corn, lo zucchero filato, i milk shake, analcolici in quantità ma soprattutto tanta musica. E pure la sua voce, quella di Matilde Montanari, studentessa 14enne del liceo scientifico, organizzatrice della festa che ieri pomeriggio al Controsenso ha coinvolto almeno 150 giovanissimi, dai 12 ai 16 anni, all’insegna di un divertimento responsabile e senza alcol. Matilde, allieva della scuola di musica Cosascuola - Music Academy Forlì, ha cantato lo slogan del progetto che ha contribuito a lanciare qualche mese fa: “Big fun, no trip”. Come dire, non c’è bisogno di sballarsi per divertirsi.
La festa è riuscita. A salutare i giovanissimi è arrivato anche il vicesindaco e assessore alla Sicurezza, Daniele Mezzacapo. Anche il Comune infatti ha sostenuto il progetto guidato dalla studentessa dello scientifico.

«Già tre anni fa avevamo provato una esperienza simile con il Sunday crash - racconta Andrea Collinelli, della discoteca Controsenso, anche lui organizzatore dell’appuntamento alcol free di ieri pomeriggio -. Il risultato è stato ottimo: in pista ci sono almeno 150 ragazzini. E qui non è la quantità di gente che ci interessa ma la qualità del divertimento. Tante mamme ci avevano chiesto proprio qualcosa del genere per i loro ragazzi. L’obiettivo era chiaro: accogliere giovani che possono rischiare di “perdersi” in divertimenti poco salutari portando invece un modello sano all’interno della discoteca. Ha ragione da vendere Matilde Montanari, che è stata bravissima e ha cantato per tutti: ci si può divertire senza sballare a tutti i costi.

Lo si può fare bevendo come hanno fatto i ragazzini oggi solo succhi di frutta, analcolici e milk shake, mangiando pop corn e zucchero filato e saltando in pista con la musica di tre dj di Cosascuola».
Quanto si sono divertiti? «Direi parecchio. I ragazzini erano contenti - continua Andrea Collinelli -. E mamme e papà sono più che soddisfatti nel vedere una discoteca che appoggia il loro volere. Vedere un figlio felice e sano è positivo sia per loro che per noi. Purtroppo i ragazzini si appoggiano a volte a “idoli” o a esempi negativi. La discoteca non significa uscire dagli schemi per andare contro il sistema. Vuol dire semplicemente ballare, socializzare, divertirsi. E queste sono tutte cose che si possono fare in modo responsabile, senza eccessi».

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