Forlì, raccolta legna dai fiumi: Bartolini all’attacco

“Burocrazia infinita, dopo le follie dell’edilizia la Regione Emilia-Romagna continua ad esigere una serie infinita di comunicazioni anche per raccogliere la legna dai fiumi, scoraggiando di fatto i cittadini dal prendersi cura dei corsi d’acqua. L’alluvione non è stata certo di lezione alla sinistra”. Così Luca Bartolini, dirigente di Fratelli d’Italia Forlì-Cesena, commenta il nuovo iter necessario affinché le persone possano raccogliere il legname caduto e trasportato dai fiumi.

“Permetterne la raccolta è positivo, ma bisognerebbe incentivare i cittadini a farlo, non scoraggiarli – prosegue l’esponente di FdI – Una volta, senza la burocrazia ideologica imposta dalla Regione con le sue conseguenze penali, la gente teneva puliti i fiumi, curava gli alvei facendo legna per l’inverno e così, anche in caso di piena, i fiumi avevano meno ostacoli nel proprio corso. Con l’alluvione di maggio abbiamo invece visto come i fiumi fossero pieni di vegetazione e questa ha causato dei veri e propri tappi nei ponti. Oggi, quando i buoi sono ormai fuggiti dalla stalla, la Regione prova a correre ai ripari, ma la sinistra non riesce proprio a scrollarsi di dosso la sua attitudine a iper regolare ogni cosa: anche per questa semplice e utile attività ha previsto ancora tanta, troppa burocrazia. Ci sono cittadini che in passato sono finiti denunciati dalle autorità regionali per la manutenzione fatta ai fiumi e ora la Regione stessa chiede il loro aiuto per fare ciò che l’ente pubblico non ha fatto e non riesce a fare: tutto ciò è semplicemente assurdo”.

Commenti

  1. cosa siete diventati…il megafono della destra,? e purtroppo senza un filtro di questa propaganda…le regole servono!?! secondo voi che suppongo abbiate grande esperienza di ciò va bene ripulire dalla legna il fiume ma poi lasciando li tutto il resto che non serve?!? pensate che.non servano regole e controlli affinché un lavoro utile non diventi un eventuale danno? e chi lo fa abbia le necessarie competenze oppure fate come voi che avete messo al governo dei veri…”, esperti”

  2. A sentire la destra sembra che il problema della mancata pulizia dei fiumi ci sia solo in Romagna, mentre invece e’ un problema che riguarda un po tutte le regioni italiane. Sia di sinistra che di destra. Nel settembre 2022 c’e’ stata un’altra alluvione nelle Marche, con morti e danni. Anche in quella occasione si parlo’ della mancata pulizia dei fiumi e torrenti. Eppure nelle Marche sta governando fratelli d’italia. E se la destra ci tiene così tanto alla sicurezza idro-geologica, allora come mai il governo non cambia la legge obbligando tutti gli enti locali a fare una pulizia periodica dei corsi d’acqua? Come mai il governo ha tolto i fondi x il dissesto idro-geologico dal pnrr? Per quanto riguarda invece tutta l’edilizia costruita troppo vicino ai fiumi, tantissime citta’ e paesi sono stati costruiti a ridosso dei corsi d’acqua, Quando ci fu l’alluvione a Firenze qualcuno ha forse incolpato i nostri avi di aver costruito la città sulle sponde dell’Arno? E’ stata forse la sinistra a tombinare il torrente Seveso da una parte all’altra di Milano? Sono millenni che l’uomo costruisce anche vicino ai fiumi!!!

  3. Il vero, autentico dramma sono le follie verdi. Caro Signore, sono 40 anni che i nostri fiumi non vengono puliti e manutenuti a dovere. Quando avevo 20 anni, passando sopra un ponte vedevo sotto di me un fiume. Ora ne ho 60, e vedo solo alberi. In mezzo al corso del fiume. Chi ha governato negli ultimi 40 anni? Pensate che la gente continui a essere cieca, dopo quello che ha passato?

  4. A proposito dell’articolo concernente la burocrazia che regolamenta anche la raccolta della legna trascinata dall’alluvione ….
    Mi permetto di ricordare (per puro senso di collaborazione..) il comma 443 all’Art. 1 della Legge 197/2022 che recita:
    “443. Al fine di contenere i consumi energetici, di promuovere la produzione di energia dalla biomassa legnosa e l’autoconsumo nonche’ di prevenire il dissesto idrogeologico nelle aree interne, è consentita agli imprenditori agricoli la raccolta di legname avulso e (*) depositato naturalmente nell’alveo dei fiumi, dei torrenti, sulle sponde di laghi e fiumi e sulla battigia del mare, in seguito a eventi atmosferici o meteorologici, mareggiate e piene.”

    (*) avulso e … integrazione introdotta dall’Art. 12 (punto 9 lettera a) del Decreto legge n. 61 (cosiddetto decreto alluvioni).

    Quindi, mi sembra impossibile (al limite dell’abuso) che siano frapposte difficoltà alla raccolta della legna a meno che non si intenda fare una distinzione tra agricoltori e cittadini la qual cosa mi sembrerebbe ancor più fuori luogo.

    • come cita lei, citando la legge: “agli imprenditori agricoli”. questo esclude qualsiasi altra categoria di cittadini dalla possibilità di raccolta. teniamo in considerazione, oltretutto, che gli imprenditori agricoli hanno il doppio di lavoro, a seguito dell’alluvione, perché oltre alle normali attività aziendali, devono ripristinare i danni del maltempo. fermo restando che, come da legge nazionale, per qualsiasi attività svoltasi in alveo, deve essere richiesta debita autorizzazione a prescindere dal tipo di attività. proprio forti di queste leggi, le guardie ecologiche e gli ambientalisti, afferenti ai relativi partiti, provvedono a vigilare e a cessare i cittadini che provano a dare una parvenza di pulizia ad un corso d’acqua…questa è la realtà, non le balle che voi di sinistra propinate al popolo.

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