Forlì. “Qui non è venuto nessuno, nessuno valuta i danni alla casa”

«L’emergenza non è finita». Un messaggio chiaro quello che arriva da diverse zone alluvionate di Forlì. C’è ancora bisogno di volontari e ci sono ancora famiglie in difficoltà. L’ultimo “grido di allarme” arriva da via Nervesa, ai Romiti, strada tuttora non raggiungibile se non a piedi a causa di alcune voragini che si sono aperte. «Mi sento dimenticata dalle Istituzioni – l’amaro commento di Graziella Turoni, che vive al civico 37 della via –. Qui non è venuto nessuno se non Protezione civile del Friuli Venezia Giulia che mi hanno preso a cuore quando erano qui e vennero per due giorni. Una loro coordinatrice ancora oggi mi chiama tutti i giorni e rimane sbigottita quando le dico che qui non è venuto nessuno. Ai volontari la mia gratitudine sarà immensa finché vivrò. Due settimane fa ho parlato anche con il sindaco al quale dissi che mi vergognavo di essere forlivese: ci è rimasto male, capisco che la tragedia che si è abbattuta non era prevedibile, però una mappatura della zona per vedere chi è stato più e o meno colpito non è stata fatta. Qui da me non si è visto nessuno. La notte tra 16 e 17 maggio hanno salvato mia figlia e suo marito alle 4 con l’elicottero dal tetto, due giorni dopo hanno salvato i nostri due gattini. I volontari sono stati 13 giorni a svuotare le cantine; i militari dell’Esercito sono stati qui due ore, poi mi dissero che il giorno dopo loro o qualcun altro sarebbero tornato, ma io non ho più visto nessuno. Nessuno ha valutato l’entità dei danni, nessuno è venuto a vedere la stabilità della casa. Dopo un mese serve una mappatura. Ho telefonato in Comune ma mi hanno risposto che mi avrebbero messo in lista. Mi sembra incredibile. Anche tutti gli aiuti sono stati spostati in via Punta di Ferro, ma così non si facilitano gli alluvionati. Noi abbiamo perso tre auto. Vivo in una villetta con tre appartamenti dove ci sono tre famiglie. Ci troviamo ad andare ad elemosinare un aiuto da chi passa per la strada, la dignità non c’è più». «Gli edifici che hanno avuto qualche segnalazione – spiega l’assessore comunale Giuseppe Petetta – sono quelli che sono stati attenzionati dai vigili del fuoco, i quali ci hanno fatto una relazione. Parliamo di 40-50 edifici. I nostri tecnici stanno girando in queste zone e se necessario intervenire scriveremo ai proprietari».

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