Forlì, quasi 130mila euro di contributi per il Platano di Carpinello

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Il Comune di Forlì, attraverso il Servizio Infrastrutture Mobilità Verde, ha partecipato ad un Bando Regionale mirato alla tutela ed alla salvaguardia degli alberi monumentali, presentando un progetto di valorizzazione del cosiddetto Platano di Carpinello, il primo ed unico esemplare forlivese ad essere stato insignito del titolo di Monumento d’Italia. La Regione Emilia Romagna, ha stilato quindi una graduatoria per la concessione dei contributi assegnando al Comune di Forlì un importo di 68.646 euro in prima istanza, per poi assegnare un ulteriore contributo di 59.820 euro. “Tale riconoscimento - sottolinea l’Assessore Petetta - mette in evidenza l'importante lavoro svolto dai tecnici del Servizio comunale che partecipando a questo Bando hanno potuto ottenere un eccellente risultato e potranno procedere con il Progetto di intervento conservativo e di salvaguardia del Platano di Carpinello”
Il progetto, deliberato dalla Giunta Comunale prevede un primo stralcio relativo ad interventi conservativi e di salvaguardia del Platano di Carpinello, che prevede per l'anno 2021 la realizzazione di un percorso di visita circolare intorno all'albero, nonché di una staccionata a tutela della sua zona di protezione. Verrà inoltre eseguita una analisi di stabilità, con interventi di leggera potatura della chioma e di cippatura delle ramaglie di risulta. Ovviamente la parte più consistente della spesa riguarda la realizzazione  del percorso di visita intorno all'albero, per promuovere anche progetti di didattica ed educazione ambientale.
Il percorso, si sviluppa lungo un anello di diametro esterno 35 metri e larghezza 2 metri, che circonderà la chioma dell’albero e permetterà al visitatore, nel prossimo futuro di godere di una visione a 360 gradi del platano. Lungo il tragitto saranno disposti alcuni cartelli che forniranno informazioni agronomiche e storiche riguardanti l’albero, consentendo a chiunque di conoscerlo e apprezzarne la storia centenaria. Distribuite lungo l'itinerario sono previste quattro piattaforme sopraelevate rispetto al piano di campagna, che sfruttando alcuni varchi nella chioma consentiranno ai visitatori di vedere l’albero da vicino.
Per il percorso di visita sono stati scelti materiali che potessero preservare il più possibile l'aspetto di naturalità del contesto rurale nel quale si va ad inserire l'intervento, ovvero strutture che evitassero l'effetto barriera e fossero al contempo permeabili all’acqua.
Oggetto di ulteriori studi ed approfondimenti sarà un percorso pedonale di collegamento tra il percorso circolare e Via Cervese, che consentirà ai futuri visitatori di potervi accedere in totale sicurezza.
Per gli anni successivi (2022-2026) sono previsti ulteriori interventi agronomici di analisi e potatura, che consentiranno di monitorare l'evoluzione di patologie o altre difformità attinenti alla stabilità dell’esemplare. Il tutto ispirandosi ai principi di minimo impatto ambientale, sostenibilità e durabilità nel tempo degli interventi e rigorosa conservazione dell'esemplare stesso.

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