Forlì. Pronto soccorso: manca oltre il 30% di medici

«Serve un provvedimento straordinario e specifico, anche temporaneo, per dare risposta alle problematiche che stiamo vivendo in Medicina d’urgenza. Si cercano soluzioni istituzionali che, sia chiaro, vanno bene ma hanno tempi diversi rispetto all’emergenza che stiamo vivendo in questo momento». È l’appello che fa Andrea Fabbri, dell’ufficio della presidenza Simeu (Società italiana della medicina di emergenza-urgenza) e primario del pronto soccorso dell’ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, alla luce dei tavoli di confronto aperti in Regione per un piano “salva pronto soccorso” che ne migliori l’organizzazione e fermi la fuga dei camici bianchi.

Una situazione difficile da gestire nelle condizioni attuali. «A tutto ciò va aggiunto che una percentuale sempre più ampia di professionisti, compresi i pensionamenti, che se ne è andata e non ci sono concorsi per nuove assunzioni – prosegue il primario –. Io stesso devo fare i conti con una mancanza di medici superiore al 30% e anzi, quest’anno non so se riuscirò a mandare in ferie i miei colleghi".

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