Forlì, progetto per l'integrazione nel quartiere San Pietro

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Un progetto per favorire l’integrazione in un quartiere multiculturale come quello di San Pietro, in centro a Forlì. Passando attraverso l’arte, i racconti, gli incontri, la fotografia. A farlo partire è l’associazione “Forlì città aperta” che ha ottenuto il contributo della Regione Emilia-Romagna. Per favorire una realtà che non sia divisiva, ma di crescita. Questo l’obiettivo del progetto “Raccontare l’umano”, serie di incontri e workshop volti a creare coesione, lanciato da “Forlì Città Aperta” che si è aggiudicata il bando sulla pace e il dialogo interreligioso della Regione Emilia Romagna e, con il contributo dell’ente, il patrocinio del Centro Donna di Forlì, la collaborazione della consigliera di parità provinciale Carla Castellucci e di altre associazioni intergenerazionali del quartiere, ha fatto partire l’iniziativa. Il progettoprevede: la ricerca di informazioni e aneddoti sulla storia del quartiere e dei suoi abitanti, a partire dalle suggestioni dei murales - realizzati sulle pareti dell’ex fabbrica Battistini dall’artista Marcello Di Camillo nel 2020, frutto di alcune storie raccolte nel quartiere, e dallo sviluppo di altre reti attivate nel quartiere con altre associazioni - che narrano tra le altre cose episodi legati agli scioperi delle donne durante l'ultima guerra, in collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza di Forlì Cesena; tre workshop di narrazione e storytelling rivolti ad abitanti del quartiere italiani e stranieri adulti e ragazzi, partendo dalle memorie raccolte tra chi ha un passato migratorio, in collaborazione con l’associazione “La volpe e la rosa” e il “Comitato scarpe spaiate”; un workshop di fotografia rivolto a giovani italiani e stranieri e finalizzato a promuovere l’incontro interculturale, per combattere la povertà educativa e produrre contenuti visivi per la narrazione digitale.

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