Forlì, presidio dei sindacati per i diritti dei lavoratori agricoli

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Questa mattina una delegazione di lavoratrici e lavoratori in rappresentanza del mondo agricolo si sono trovati davanti alla Prefettura di Forlì al presidio organizzato da Fai Cisl – Flai Cgil – Uila Uil di Forlì Cesena Rimini, come contestualmente accade in tutto il territorio nazionale. "Si rivendica a viva voce la tutela dei diritti dei lavoratori stagionali del settore agricolo - affermano i sindacati - in quanto sono stati esclusi da ogni tipo di ristoro subendo, nell’anno 2020, una consistente perdita di giornate lavorate, una conseguente perdita di reddito unitamente ad una inevitabile perdita di diritti previdenziali ed assistenziali".

Nella manifestazione sono state esposte le ragioni della protesta nelle forme democratiche che appartengono alla storia del sindacato italiano. Una delegazione composta da segretari e da lavoratori, è stata ricevuta dal Prefetto al quale sono state illustrate le ragioni della manifestazione, rivendicando: il riconoscimento delle calamità ai lavoratori dei settori che hanno subito la diminuzione del lavoro che garantisca il riconoscimento delle stesse giornate dell’anno precedente; l’estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato di imprese cooperative e dei loro consorzi; il riconoscimento di una cassa integrazione stabile anche per i pescatori vista la forte riduzione dell’attività di pesca; il bonus per gli stagionali agricoli degli agriturismi; la necessità di rinnovare rapidamente il contratto provinciale degli agricoli privati, scaduto da oltre un anno. 

"Gli stagionali dell’agricoltura, gli 'eroi del Covid’, dimenticati dagli ultimi provvedimenti governativi (anche nel Decreto Sostegni), sono stati esclusi per l’ennesima volta, da ogni tipo di ristoro".

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