Forlì. Polizze Eurovita, in 160 contattano Federconsumatori

Archivio

Paura di perdere i loro risparmi se non si troverà una soluzione entro tempi brevi. Cresce la preoccupazione anche dei risparmiatori della provincia di Forlì-Cesena che hanno sottoscritto le polizze Eurovita, la compagnia assicurativa ora in amministrazione straordinaria dopo che Ivass, l’ente di vigilanza del settore, l’aveva commissariata a febbraio, in seguito alla bocciatura del piano di risanamento presentato dalla società. Contemporaneamente erano stati bloccati i riscatti delle polizze fino al 31 marzo (stop poi prorogato al 30 giugno).


Voglia di chiarezza

Se in tutta Italia i sottoscrittori delle polizze assicurative Eurovita sono circa 400mila, tra Forlì e Cesena sono qualche centinaia gli investitori interessati, molti quelli che si sono rivolti a Federconsumatori o altre associazioni di tutela per capire come muoversi e quali passi seguire per ottenere i soldi investiti. Anche se per il momento poche sono le certezze. «Abbiamo 70-80 pratiche già fatte per persone che sono venute da noi e abbiamo un’altra ottantina di appuntamenti già fissati fino al 10-12 di maggio – spiega il presidente di Federconsumatori Forlì-Cesena, Milad Jubran Basir –. Vista questa grande affluenza abbiamo programmato due assemblee pubbliche nei pomeriggi del 3 e 4 maggio, rispettivamente a Forlì e Cesena, nelle sedi della Cgil, per dare maggiori informazioni collettive e procedere con questa partita. Ci sarò io, ci sarà la nostra consulta giuridica e avvocati per dare maggiori indicazioni. Anche a livello regionale e nazionale ci siamo attivati per chiedere un appuntamento al commissario per vedere come intende muoversi e poi vedremo l’evolversi della situazione. La gente è allarmata, molto ansiosa e ha paura perchè l’esperienza di fallimenti vari che ci sono stati non solo in zona, ma anche altrove, provoca preoccupazione. Come Federconsumatori abbiamo già vinto alcuni ricorsi con il giudice di Forlì per quanto riguarda la Crc di Cesena, adesso guarderemo a questa situazione di Eurovita per i nostri assistiti e tutelare i nostri concittadini di Forlì e Cesena».


Le ipotesi

Per Eurovita sul tavolo ci sarebbe un piano presentato da Generali, Intesa San Paolo Vita, Poste, Unipol e Allianz per spartire tra le società gli asset del gruppo divisi in rami d’azienda. Serve però il via libera delle banche distributrici. Altra ipotesi quella di un prestito di un pool di banche da 2 miliardi per tamponare la corsa ai riscatti.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui