Forlì, patente sospesa: esibisce documento del gemello

Forlì

La Polizia di Stato ha denunciato alla Procura della Repubblica un 51enne ristoratore di Cesenatico in quanto ritenuto responsabile di avere reiteratamente dichiarato false generalità in occasione di controlli di Polizia. In particolare, avendo la patente sospesa, per cercare di trarre in inganno gli addetti quando veniva fermato esibiva la fotocopia di quella del suo gemello, ma tutto è venuto alla luce l’altra notte a Forlì, grazie all’intuito degli operatori di una Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura.

L’uomo è stato controllato a bordo di un motociclo verso le tre di notte lungo la via Ravegnana. Come le altre volte, ha dichiarato di non avere al seguito la patente originale e ha esibito una fotocopia confermando che quelle lì trascritte erano le sue generalità. Gli agenti hanno registrato il nome nella loro scheda e redatto un verbale di violazione al CdS per la mancata esibizione del documento originale, con intimazione di recarsi nei termini di legge ad esibirlo presso qualsiasi comando di Polizia. In prima battuta sembrava che l’inganno fosse riuscito anche questa volta. Gli agenti, pur trovando singolare che tra il carteggio mostrato dall’individuo vi fossero altri verbali stilati per lo stesso motivo in tempi recenti, non hanno ritenuto vi fossero sufficienti elementi per dubitare della parola del fermato e sottoporlo a procedura di accompagnamento per identificazione.

Più tardi, durante il normale pattugliamento cittadino, gli stessi agenti hanno notato il medesimo motociclo parcheggiato in prossimità di un albergo, così hanno deciso di effettuare un controllo in quanto nessun albergo può fornire servizi a persone che non siano in grado di esibire un valido documento. È perciò risultato che il soggetto era stato registrato con una carta d’identità a nome del fratello gemello dell’intestatario della patente di guida esibita in copia, pertanto l’inganno è risultato immediatamente chiaro, vieppiù dopo che la centrale ha verificato che il cliente dell’albergo aveva la patente sospesa. Raggiunto presso la stanza è stato poi accompagnato in Ufficio per la procedura di legge conseguente gli illeciti penali ed amministrativi commessi sia in città, sia nei precedenti casi in cui gli era riuscito l’inganno.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui