Mentre le gru attorno al nuovo carcere di Forlì continuano a rimanere ferme, i lavori non progrediscono e non c’è una data di fine cantiere, all’interno della casa circondariale della Rocca si deve fare i conti quotidianamente con l’inadeguatezza strutturale ed una costante carenza di personale. Sono, infatti, venti i lavoratori, tra agenti di polizia penitenziaria e chi invece lavora a vario titolo negli uffici, che mancano nell’organico oltre al personale sanitario che anche qui, come nel resto della Romagna, è difficile da reperire. Sono queste le noti dolenti emerse ieri, durante la cerimonia di passaggio di consegne tra Palma Mercurio, direttrice uscente da 12 anni alla guida del carcere forlivese e Carmela De Lorenzo, attuale direttrice della casa circondariale di Ravenna e di Fossombrone che con quello di Forlì si troverà a prendere in mano il terzo carcere. Una continuità dirigenziale nel segno del rosa che contraddistingue il carcere forlivese da oltre 30 anni. Si è trattato di una giornata di festa, a tratti commossa, che è stata anche occasione per fare un bilancio di quanto portato avanti da Mercurio.

Forlì. Passaggio di consegne in carcere, ma quello nuovo è in alto mare
