Forlì. Ospiti 400 ucraini, la metà sono minori in età scolare

Sono quasi 400 i cittadini di nazionalità ucraina arrivati a Forlì dall’inizio del conflitto, di cui la metà minori in età scolare, mentre sono 142 i nuclei familiari che hanno trovato riparo negli alloggi messi a disposizione dal Comune. «Queste persone sono state accolte nei 3 Cas presenti sul territorio, ovvero all’hotel Airport con la gestione affidata alla Croce Rossa, in quello messo a disposizione dalla Diocesi (è operativo da poco anche il Corpus Domini con altri 25 posti) e infine le sistemazioni reperite dalla cooperativa Paolo Babini – spiega l’assessora alle politiche sociali, Rosaria Tassinari che ha fatto il punto sull’emergenza Ucraina in Commissione consiliare –. In più, siamo pronti, nel caso in cui ce ne sia necessità, ad allestire il punto di primo contatto nella palazzina della biglietteria dell’Unieuro Arena, oltre ad avere la disponibilità di ulteriori alloggi messi a disposizione da 25 famiglie in caso di nuovi arrivi. Al momento, però, il flusso umanitario si è interrotto anche se ci aspettiamo una ripresa per l’autunno». Dal canto suo, la Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e Caritas hanno attivato un fondo di solidarietà (50mila euro) per rispondere ai bisogni dei profughi, nel frattempo attraverso una piattaforma gli ucraini arrivati a Forlì, ma che hanno trovato una sistemazione in maniera autonoma, possono richiedere un contributo di 300 euro per tre mesi e uno di 150 euro per i minori. «Questa situazione ci ha colti alla sprovvista, soprattutto questi bambini e ragazzi sono arrivati in un momento avanzato dell’anno scolastico ma lavorando in rete ci ha aiutato nell’affrontare la situazione – racconta la dirigente del liceo scientifico Fulcieri, Susi Olivetti, in rappresentanza del mondo scolastico –. Alle superiori sono circa una decina gli iscritti, la difficoltà maggiore è stata quella legata alla comunicazione in quanto abbiamo constatato una scarsa conoscenza della lingua inglese ma nonostante questo per 8-9 studenti ucraini, con il Cpia, abbiamo organizzato un corso di prima alfabetizzazione, per tutti è stato adottato un piano personalizzato». Infine, sono 72 in totale i bambini iscritti al ciclo primario. Di questi 40 sono distribuiti negli 8 istituti comprensivi di Forlì e 32 nelle vallate, specie nella valle del Montone. «Rispetto ai numeri di presenze, sono molto meno gli studenti iscritti nelle scuole del territorio – sottolinea Paola Casara, assessora alle politiche educative –. Questo perchè spesso hanno preferito proseguire l’anno scolastico seguendo le lezioni in dad. Ci siamo attivati sin da subito per favorire l’inserimento degli studenti ucraini rendendo gratuite le rette dei nidi (solo 2 i bambini al nido Pimpa) e degli asili, il trasporto e la mensa. Ora stiamo lavorando per favorire l’integrazione anche attraverso i centri estivi».

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