All’Arena San Domenico domenica 3 luglio (ore 21.30) approdano grandi nomi della musica per l’anteprima di “Forlì open music” in programma il 5 e 6 novembre.
Ariele Monti, direttore artistico di Area Sismica che organizza l’iniziativa, ha voluto stuzzicare l’appetito del pubblico proponendo un concerto di stelle: il contrabbassista William Parker, Hamid Drake, alla batteria, e alle percussioni e vibrafono Pasquale Mirra. Forlì sarà la tappa iniziale della prima tournée europea realizzata dai tre artisti dopo la pausa dovuta al Covid. William Parker è protagonista fin dagli anni Settanta della scena musicale Usa. Definito dal New York Times «musicista irriducibile», si è esibito in diverse formazioni di Peter Brötzmann e ha suonato con il sassofonista David S. Ware dal 1989 fino al suo ultimo concerto nel 2011. Ha fondato il William Parker Quartet, il cui album “O’ Neal’s Porch” è stato incluso nei “best of 2001” da riviste di settore ma anche dal New York Times, mentre “Petit oiseau” è stato indicato come uno dei migliori dischi jazz del 2008 dal Wall Street Journal e da Radio Three della Bbc.
Nel 2007 ha pubblicato il libro “Who owns music?”, un intreccio di riflessioni politiche, poesie e saggi, mentre del 2011 è “Conversations”, una raccolta di interviste a importanti musicisti free jazz e a pensatori principalmente della comunità afroamericana.
Con lui, Pasquale Mirra, uno dei vibrafonisti più interessanti della scena italiana e internazionale: il suo talento è stato riconosciuto dalle riviste di settore come “Jazz it” e “Musica jazz” che lo hanno annoverato tra i migliori musicisti dell’anno. Dal 2008 collabora stabilmente con il percussionista americano Hamid Drake mentre con i Mop Mop ha suonato in numerosi festival europei e ha preso parte alle musiche del film “To Rome with Love” di Woody Allen. È anche membro del Collettivo Bassesfere, associazione per lo sviluppo e la diffusione della musica improvvisata e di ricerca.
Hamid Drake è considerato il batterista fondamentale del nuovo jazz americano. Con il sassofonista Fred Anderson negli anni Settanta compie i primi tour in Europa, e inizia poi a collaborare con le formazioni di Herbie Hancock e Bill Laswell. Entra anche a far parte della Mandingo Griot Society del grande griot Foday Musa Suso, per riappropriarsi delle radici africane attraverso l’utilizzo di tamburi tradizionali delle varie aree etniche.

Forlì open music: domenica l’anteprima del festival
