Bloccata lo scorso autunno dai provvedimenti di contenimento della pandemia, torna, alla 5ª edizione, Forlì open music, organizzata da Area Sismica nella cornice dell’Arena San Domenico di Forlì. Oggi e domani 27 giugno si succedono sul palco protagonisti della musica contemporanea, che offrono al pubblico diverse prime esecuzioni e l’omaggio al compositore Claude Debussy. D’istante è il titolo scelto dagli organizzatori: un titolo polifonico e polisemico per il festival dedicato a differenti linguaggi sonori. «D’istante rimane la parola d’ordine di questa nuova edizione che lega i diversi concerti attraversando i linguaggi musicali più svariati – sottolinea infatti Ariele Monti, direttore artistico di Area Sismica–, con l’omaggio a Claude Debussy, geniale innovatore del linguaggio musicale occidentale. Ma naturalmente largo spazio è riservato anche alla musica d’improvvisazione: con il duo Dillon-Torquati che proporrà anche un brano del maestro improvvisatore Giacinto Scelsi, mentre seguendo Elio Martusciello e i pianisti Fabrizio Ottaviucci e Alexander Hawkins si sconfinerà nell’improvvisazione totale, quella che esplora ed esprime in estemporanea e da diversi punti di vista il pensiero artistico dell’oggi».
Ma veniamo al programma dettagliato: D’istante invita all’Arena San Domenico, questa sera alle 20.30 Francesco Dillon, al violoncello, e il pianista Emanuele Torquati, alle 21.10 il flautista Manuel Zurria con la prima esecuzione assoluta dei brani di Rudram and Bija Mantras, oltre a una personale reinterpretazione di “Syrinx” di Debussy. Si conclude con la musica d’improvvisazione del piano solo di Fabrizio Ottaviucci (21.50) e alle 22.30 con quella elettronica ed elettroacustica di Elio Martusciello. Domenica 27 giugno alle 20.30 Enrico Malatesta presenta un’altra “prima” assoluta, “Melody for Malatesta” di Michael Pisaro-Liu. Gli succede un altro pianista, Ciro Longobardi, mentre Sidera Sax Quartet (Gianpaolo Antongirolami, Michele Selva, Michele Bianchini e Daniele Berdini) propone la prima esecuzione assoluta di “Plaza” di Stefano Scodanibbio. Conclusione (ore 22.30) con Alexander Hawkins, uno dei più brillanti e dinamici esponenti delle giovani generazioni del jazz europeo. «E visto che D’istante parla di linguaggi diversi e di diversi apporti alla costruzione di una immagine del presente – conclude Monti – completa il programma la mostra personale del fotografo Pietro Bandini, che sarà allestita negli spazi all’aperto dell’Arena San Domenico». Libero.
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