Forlì. Niente concertone in piazza: "Non ci piacevano le proposte"

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Il “concertone” in piazza Saffi, più auspicato dall’amministrazione comunale che realmente programmato per sabato scorso, è saltato e non per disguidi, cautele anti pandemia o indisponibilità improvvise degli artisti. No, semplicemente perché «nonostante gli 80mila euro che avevamo stanziato nell’avviso esplorativo emesso a fine aprile e indirizzato soprattutto alle emittenti radiofoniche, le proposte che abbiamo ricevuto non ci sono sembrate idonee: insomma, non ci piacevano e siccome volevamo dar vita a un evento importante abbiamo deciso di soprassedere». Parola dell’assessora al centro storico, Andrea Cintorino, che in consiglio comunale, in risposta alle interrogazioni di Pd e “Forlì e Co”, motiva ufficialmente così l’annullamento del concerto che doveva portare nel cuore di Forlì uno o più “big” della musica. Non assenza di risposte al bando, ma candidature non abbastanza appetibili. Per il Comune e, in teoria, per gli spettatori. Tanto più in una data come sabato, in cui a Marina di Ravenna andava in scena il “Jova Beach Party”.

Non lo dice Cintorino, ma la punzecchia con fondati motivi al riguardo Federico Morgagni (Forlì e Co): vista la contemporaneità si rischiava il flop. «Ve ne siete accorti e avete fatto marcia indietro, un po’ tardi però – ironizza –. Avete lanciato un’idea senza sapere se c’erano le condizioni per concretizzarla, un atteggiamento dilettantistico».

Rilancio nel 2023

L’assessora non replica direttamente, ma ricorda che «altre date non erano disponibili, il calendario di eventi estivi a Forlì è già molto ricco e siccome di appuntamenti ne abbiamo altri e di qualità, abbiamo temporaneamente rinunciato». Solo per quest’estate, dunque, l’idea non viene archiviata e Andrea Cintorino ribalta le critiche e promette: «Il concerto in piazza Saffi lo faremo l’anno prossimo, ma il centrosinistra si decida perché non ci si può lamentare se si vuole organizzarlo e poi altrettanto se non lo si è fatto».

Mercoledì sporchi e rumorosi

Morgagni accusa anche il dirigente del servizio Cultura, Stefano Benetti, di avere dato risposta tardiva (solo ieri) e incompleta alla sua richiesta di accesso agli atti sulla gestione del “concertone” avanzata a fine giugno, poi sposta il tiro sugli eventi serali del mercoledì in centro storico. Soprattutto sul loro lascito di rumore e sporcizia. «Abbiamo tante segnalazioni di superamento dei limiti acustici e di strade che all’alba del giovedì sono ancora piene di rifiuti, sporche, degradate: serve una risposta più forte dal Comune». L’assessore all’Ambiente, Giuseppe Petetta, ammette che il problema c’è, ma assicura: «Già da inizio giugno, al giovedì, abbiamo inserito un passaggio in più di Alea alle 5 e aumentato i lavaggi con idropulitrice nelle strade più soggette a degrado. Per il rumore valutiamo una collaborazione con Arpae che si è già attivata autonomamente in merito».

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