Forlì. Nasce il "Complesso della legalità" in viale dell'Appennino

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Non solo una “casa” dove coltivare, sviluppare e diffondere tra i forlivesi, e in particolar modo tra i più giovani, il senso di quel concetto multivaloriale che passa sotto la dicitura legalità. Entro il 2024, il podere e gli stabilimenti produttivi di viale dell’Appennino 282 assieme all’ex circolo Endas “Marini”, diventeranno un “Complesso della legalità” ancora più ampio, rinnovato nel suo aspetto e, soprattutto, nelle sue funzioni: spazi aggregativi, per eventi, e per la vendita di prodotti agricoli a chilometro zero, una serra e percorsi cicloturistici per collegare Forlì e Castrocaro Terme immersi nella natura.

Martedì sera l’assessora municipale Maria Pia Baroni, assieme al presidente della consulta comunale della legalità, Riccardo Tessarini, hanno presentato i progetti di sviluppo legati alle due aree, entrambe confiscate dall’Agenzia del Demanio e conferite al Comune allo scopo di essere riqualificate, valorizzate come beni comuni e destinate ad attività di pubblica utilità, sociali e strettamente connesse alla promozione di una cultura di impegno civico. Piani che passano dalla loro gestione affidata a un unico soggetto individuato con l’avviso pubblico emesso dall’Amministrazione lo scorso gennaio, ma anche da importanti lavori che, auspicabilmente entro la fine dell’anno, inizieranno e cambieranno, e non poco, il volto dei sei ettari dell’ex Limonetti. Lì, dopo il conferimento avvenuto nel 2009, grazie anche a un co-finanziamento regionale venne demolito nel 2016 il fabbricato più grande (per una spesa di 350mila euro), nel 2020 la stessa sorte toccò ad alcuni depositi e nel 2017 fu completato il recupero di un secondo edificio diventato l’attuale Casa della Legalità, dotata di uffici, una sala convegni da 50 posti e animata da tanti volontari delle associazioni forlivesi facenti capo alla consulta.

Il comparto, però, presenta anche un’oasi naturalistica, “orti sociali” molto utilizzati e un potenziale ancora da sfruttare appieno. Ecco, quindi, che il Comune inizierà a mettervi mano presto. In queste settimane si sta definendo il progetto definitivo che la giunta intende approvare entro fine estate per poi mettere a gara i lavori: 1,2 milioni di euro il costo, di cui 200mila (sui quali verrà richiesto un contributo della Regione attraverso la partecipazione a futuri bandi) serviranno per la sistemazione delle ampie aree verdi che partirà con la demolizione del fabbricato, inutilizzato e inagibile, che sorge a ridosso della Casa della Legalità. A quel punto verrà creato un piazzale per eventi estivi e manifestazioni, capace di ospitare 200 persone, e verranno allestite fontane e depositi di biciclette per itinerari tra i 6 ettari di area verde che arriva all’argine fluviale e si congiunge alla ciclovia per Castrocaro.

Lo spiazzo degli ex magazzini vedrà poi sorgere un nuovo edificio da 350 metri quadrati, a un piano ma con tre volumi a destinazione polivalente e legata alle coltivazioni che si svolgono nel podere. Ci saranno spazi per la vendita dei prodotti e anche una serra agricola per rendere sostenibile l’attività del gestore del complesso. Questi lavori, da un milione di euro, si svolgeranno tra il 2023 e il 2024.

La presentazione dei progetti di sviluppo del “Complesso della legalità” è stata al centro della prima giornata della settimana che Comune e consulta hanno organizzato per coinvolgere la cittadinanza e portarla a conoscenza di tutte le attività che danno perno attorno all’area di viale dell’Appennino 282. Proprio lì è iniziata la festa che proseguirà sino a sabato e il suo primo atto è stata la premiazione di “Io non mi volto”, il concorso sostenuto dalla Regione che ha visto la presenza di oltre 200 studenti nella tensostruttura allestita per queste giornate. Il sindaco Gian Luca Zattini e l’assessora comunale alla Legalità, Maria Pia Baroni, hanno ringraziato e omaggiato i ragazzi provenienti dagli istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado del territorio. Alla cerimonia hanno partecipato anche il tenente colonnello dei Carabinieri Giuseppe De Gori, comandante del Nucleo tutela dei beni culturali di Bologna, il vice comandante della Polizia locale, Andrea Gualtieri, l’assessora alle politiche educative Paola Casara e Alessandra Prati dell’Ufficio scolastico provinciale. L’iniziativa ha proposto una riflessione sul tema legalità-ambiente nelle sue diverse accezioni, sui fenomeni di illegalità e sulle loro ricadute sull’ambiente e sull’uomo. La premiazione è stata preceduta da un dialogo sulle stesse tematiche con l’attore Roberto Mercadini. Per gli istituti di istruzione secondaria di primo grado sono stati premiati: l’istituto comprensivo 3 Orceoli (classe 3A) e l’istituto comprensivo 7 Carmen Silvestroni (classi I A -IB- I E –IF). Per le scuole superiori: Itts Marconi (classe 2B), Liceo scientifico (classi 1B, 2A e 2H Scienze Applicate). La giornata di festa è proseguita in serata con lo spettacolo di e con Roberto Mercadini che ha visto il tutto esaurito. Il suo monologo è stato preceduto dal monito dell’assessora Maria Pia Baroni e del presidente della consulta Riccardo Tessarini, che hanno spinto molto sulla necessità di portare il complesso a conoscenza di tutta la comunità, perché possa diventare un luogo condiviso di riflessione sui temi di legalità e cittadinanza attiva. E.P.

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