Forlì, "no vax" azzerati alla Zangheri

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Per mesi nel 2020 è stata prigioniera del Covid, adesso la casa di riposo “Pietro Zangheri” può festeggiare i zero contagi, ma anche un livello di adesione alle vaccinazioni che ha praticamente azzerato quella che era un fetta neanche tanto piccola di “no vax”. A far svoltare la situazione ha contribuito in maniera determinante la decisione di modificare il Documento valutazione dei rischi, vale a dire il documento, redatto dal datore del lavoro, dal responsabile del servizio prevenzione e protezione e dal medico del lavoro, nel quale vengono descritti i rischi che ci sono all’interno dell’azienda per la salute e la sicurezza dei lavoratori e, in questo caso, degli ospiti. Documento previsto dalla legge con determinate caratteristiche e che in base ai rischi presenti, stabilisce quali comportamenti e accorgimenti seguire. Accertato il Covid come un rischio si è deciso, grazie alla consulenza dell’avvocato dell’istituto, Giuseppe Mazzini, di modificare il Documento valutazione dei rischi. I soggetti incaricati della stesura esaminano la struttura aziendale e accertano quali rischi ci sono nello svolgimento dell’attività all’interno dell’ambiente di lavoro, poi indicano quali misure adottare per contrastarli. Dal 25 per cento di non vaccinati (40 su 200 operatori) solo tre sono assolutamente resistenti, per i quali è partito il provvedimento di sospensione.

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