Forlì, musicista salvato dalla morte grazie alla telefonata dell'amico

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Salvato dall’amico che, chiamando da Longiano a Forlì al telefono, intuisce che l’altra persona al capo del filo sta male e manda immediatamente un altro amico a controllare. Così si scopre che l’uomo forlivese si trovava in grave pericolo di vita. Mario Galbucci è l’anima dell’orchestra storica “Mirka e Mario Galbucci”, una straordinaria carriera di 53 anni di attività musicale, successi e vari premi alla carriera artistica. Un tempo l’orchestra era formata da vari componenti e girava in lungo e in largo l’Italia per portare ovunque l’allegria della musica folk romagnola, ora sono rimasti in attività marito e moglie.

La vicenda

Mario Galbucci chiama un amico forlivese al telefono, a cui è legato dalla passione per la musica e da una lunga amicizia e frequentazione. Si tratta di Mimmo Spataro, batterista e componente del gruppo musicale forlivese Rockabilly Retro Roll. Quando risponde al telefono il forlivese fa fatica anche a proferire parole e comincia a farfugliare. Galbucci capisce subito che qualcosa non va per il verso giusto e allora saluta l’amico e immediatamente chiama un altro amico comune: Ivan Legni, in passato valido orchestrale dell’Orchestra Galbucci come cantante e bassista ed ora pure lui componente del Rockabilly Retro Roll. Legni abita a Forlì a non molta distanza dalla casa di Mimmo e si reca subito alla sua porta. Lo trova in forte difficoltà e allora allerta il Pronto soccorso forlivese che interviene con un’ambulanza. L’uomo viene così salvato: aveva un diabete che aveva raggiunto livelli altissimi, oltre 580. Ancora pochi minuti e senza che nessuno fosse intervenuto sarebbero sopraggiunti l’ictus e la morte. «Ho capito subito che qualcosa non andava – afferma Mario Galbucci – e non ho esitato a muovermi, ma abitando ad una distanza di 40 chilometri ho preferito allertare il mio amico ed ex orchestrale Ivan Legni. Sono felice ora che la vicenda si sia risolta bene. Mimmo mi ha ringraziato calorosamente e questo mi da una grande soddisfazione». «Quando Mario mi ha chiamato – aggiunge Ivan Legni – non ci ho pensato due volte e mi sono precipitato a controllare. Felice di averlo fatto e di aver contribuito a salvare un grande amico». «Mi ritengo proprio fortunato – con due grandi amici come Mario e Ivan – conclude Mimmo – ho evitato il tracollo e mi hanno salvato la vita. E’ proprio vero: chi ha un amico ha un tesoro».

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